Terzo mandato, De Carlo (FdI): “Nel 2012 la Lega votò per limitare numero mandati. Cos’è cambiato?” [VIDEO]

Luca De Carlo, senatore di Fratelli d’Italia, in esclusiva ai nostri microfoni sulle tensioni nella centrodestra sul terzo mandato.

Terzo mandato: solo la Lega dentro la coalizione di centrodestra, non vuole tetti o limiti. Contraria Forza Italia e contraria pure Fratelli d’Italia, che per dirla alla Donzelli “vuole essere libera di decidere in autonomia“. Il vicesegretario della Lega Andrea Crippa, ovvero il vice di Matteo Salvini, vuole capire perché il no al terzo mandato dei governatori sia diventato una sorta di tabù. Sullo sfondo, e nemmeno troppo, le prossime elezioni in Veneto. Si voterà nel 2025 e senza un terzo mandato, l’attuale governatore Zaia non potrebbe candidarsi per la terza volta.

De Carlo esclusiva
Luca De Carlo in esclusiva ai nostri microfoni – Notizie.com – © Ansa

Dentro Fratelli d’Italia, Meloni vorrebbe che a correre alla presidenza della Regione fosse il suo senatore Luca De Carlo che oggi Notizie.com ha intervistato in esclusiva. “Faccio notare molto sommessamente come nel 2012 nel consiglio Regionale del Veneto, la Lega votò una legge per i liniti dei mandati. Mi chiedo: cosa è cambiato oggi?

Senatore De Carlo, ci sono parole molto forti arrivate dal capogruppo della Lega alla Camera e da poco abbiamo intercettato anche Crippa.

Loro hanno questa posizione di difesa di un governatore, noi difendiamo un principio, che potrebbe essere quello di valutare se far scegliere ai cittadini sui mandati di un governatore o quello di far un giusto turnover e non concentrare i poteri nelle mani di una persona per troppi anni. Inoltre segnalo che nel 2012 il Consiglio regionale del Veneto a guida Lega votò per limitare il numero di mandati nella giunta”.

Da tempo si parla di Lei come un probabile candidato di FdI nel Veneto.

Il Veneto è molto amato dal premier Meloni. Noi in regione rappresentiamo un elettore su tre. Quindi in un ottica di rappresentanza sentiamo di poter dire la nostra. Poi io svolgo un ruolo molto delicato che mi appassiona e mi affascina e che voglio portare fino al termine del mandato. Dopo, se toccherà a noi, sono certo che Giorgia Meloni sceglierà la figura migliore“.

E’ chiaro che però c’è un interesse politico della Lega. Se le cose continuassero così, Zaia non potrebbe correre.

Mi sembra una normale diatriba interna di una maggioranza. Sul numero dei mandati si può confrontare e poi una maggioranza matura e seria saprà trovare una soluzione in poco tempo. Noi siamo per un principio e non per la difesa di un singolo governatore”.

Intervista a cura della nostra inviata Luigia Luciani

Gestione cookie