“Questa commissione di inchiesta nasce da un difetto all’origine: l’ambito dell’indagine è limitata all’azione dell’esecutivo”.
Andrea Crisanti, virologo e senatore del Pd, commenta così la proposta di legge per istituire da commissione di inchiesta sul Covid, che sarà avviata ora dopo il voto definitivo della Camera.
Servirà a verificare l’efficacia delle misure adottate durante la pandemia e sui motivi del mancato aggiornamento del piano pandemico.
“Fate un utilizzo abnorme dello strumento della commissione di inchiesta per colpire politicamente il governo precedente. Faremo di tutto per dimostrare, nonostante il perimetro delimitato della commissione, nonostante il vizio di impostazione – ha dichiarato ieri in Aula Giuseppe Conte, dopo il via libera della commissione – nonostante la paura della maggioranza nel restringere il raggio d’indagine, per dimostrare chi durante la pandemia si é comportato con onore e chi con disonore e ne vedremo delle belle, la maggioranza rimarrà sorpresa”.
Andrea Crisanti è d’accordo con l’ex premier: “Questa commissione di inchiesta nasce con un difetto all’origine. L’ambito dell’indagine è limitata all’azione dell’esecutivo. Ed è chiaro che questa è una limitazione irreparabile in un Paese in cui la sanità è totalmente devoluta, e che non permetterà di giungere a nessuna conclusione. Chiaramente bisogna capire qual è l’obiettivo. Se è politico, si vuole usare per attaccare l’opposizione e chi prima era governo. Ma se l’obiettivo è capire se e quali errori ci sono stati e come correggerli, allora è tutto un altro conto”.
Secondo il senatore Dem, “alcune dichiarazioni dei parlamentari della maggioranza durante la discussione di ieri, hanno evidenziato questo peccato originale, che parte con un obiettivo e un pregiudizio. L’obiettivo è limitare l’azione di indagine solo agli atti dell’esecutivo. Il pregiudizio invece, è identificare dei contenuti prima ancora di aver fatto la Commissione. Che serva una Commissione per correggere e migliorare, non c’è dubbio. Ma questa è un’altra cosa”
Senatore Crisanti, quali sono stati gli errori commessi durante la pandemia Covid-19?
“Dovrebbe essere compito della Commissione trovare questi errori. L’obiettivo è raccogliere informazioni e solo a quel punto ci si potrà rendere conto degli errori e di ciò che è stato fatto bene.
Lei all’epoca della pandemia è stato in prima linea per combattere il Covid. Da dove comincerebbe se dovesse fare un lavoro di inchiesta?
“Si dovrebbe risolvere il nodo del rapporto tra esecutivo e Regioni in caso di emergenza. Il sistema sanitario nazionale è strutturato con venti sanità diverse ed è stato difficile stabilire una linea comune, farla accettare e implementare. Non dimentichiamo che molte Regioni hanno fatto una specie di guerriglia alle decisioni del governo. Penso che questa sia una delle criticità”.