Lorenzo Riggi di Geopolitica.info in esclusiva ai nostri microfoni: “Le parole di Putin su Biden sono sorprendenti. Ecco come interpretarle”.
“Meglio Biden di Putin“. Queste dichiarazioni arrivano direttamente da Putin e in molti si sono chiesti cosa ci possa essere dietro. Noi lo abbiamo domandato a Lorenzo Riggi, responsabile desk Russia del Centro Studi Geopolitica.info.
Lorenzo Riggi, come possiamo interpretare le parole di Putin su Biden?
“Sicuramente sorprendenti. In passato Putin non aveva mai lodato Biden. Possiamo interpretarle in due modi: da un lato potrebbe essere un lato di Trump. L’ex presidente ha sempre accusato l’inquilino della Casa Bianca di essere ‘passivo’ nei rapporti con gli altri Paesi e dichiarazioni simili potrebbero favorire la retorica di Trump. Dall’altra si potrebbe vedere un attestato di stima. Putin ha detto a Biden di essere un leader prevedibile, coerente e di appartenere ad un’altra classe dirigente. Un po’ come lui”.
Che effetti potrebbero avere queste dichiarazioni sulla guerra?
“Diciamo che non ci saranno cambiamenti per quanto riguarda la pace. Le reticenze statunitense ad aiutare l’Ucraina stanno stimolando i russi a continuare l’offensiva“.
Riggi: “Le parole di Putin possono creare qualche imbarazzo tra i democratici”
Di certo, però, rappresentano una conferma alle voci che volevano un dialogo continui tra Mosca e Washington.
“Questo c’è sempre stato anche se forse a livello non più alto. L’obiettivo è quello di evitare altre tensioni e per questo i contatti sono continui“.
Come potrebbero leggere gli americani queste parole?
“Un elettore di Trump vedrà in queste parole un sintomo di debolezza. I democratici accetteranno con difficoltà dichiarazioni del genere considerando che hanno definito Trump un assassino. Possiamo parlare di dichiarazioni quasi imbarazzanti“.
Ci potrebbe essere dietro una strategia di Putin in vista delle elezioni?
“Non credo. Le elezioni non vengono decise da questioni internazionali. E’ normale che la guerra assorbe il dibattito, ma il sostegno viene determinato da ciò che si fa sul fronte interno. Non penso, quindi, che questo abbia un impatto diretto sulle elezioni“.