Fai attenzione al tuo conto corrente: una nuova minaccia è già arrivata ed il rischio è che i tuoi dati siano finiti nel dark web.
Nuova minaccia, l’ennesima di questo periodo, per tutti i nostri conti correnti: sembrerebbe, infatti, che circa 50mila conti correnti italiani siano finiti nel dark web, con annessi dati sensibili. L’inchiesta, che è partita da Milano Finanzia, il quale cita un’analisi di Swascan, ha analizzato, anche grazie all’intelligenza artificiale, i dati di oltre 10 milioni di conti, online e non solo, per scoprire l’amara verità: oltre 50mila di questi sono stati letteralmente messi in vendita nel dark web.
Dall’analisi, infatti, emergono dati a dir poco preoccupanti: tantissime credenziali di conti correnti italiani, infatti, sono stati messi in vendita nel dark web, motivo per il quale il rischio è proprio che, potenzialmente, si possano perdere tutti i soldi che si hanno all’interno senza nemmeno rendersene conto.
I numeri di questo fenomeno sono sempre più alti: si è passati dai circa 20mila del 2022 ai quasi 30mila del 2023, con il 2024 che sembra essere l’anno in cui il dark web pullulerà ancora di più di altri dati sensibili che dovrebbero essere il nostro patrimonio più sicuro in assoluto.
Qual è il consiglio degli esperti, quindi, per provare a fermare, nel nostro piccolo, questo fenomeno, sperando che non colpisca i nostri risparmi? Di sicuro, purtroppo, cambiare password non serve sostanzialmente a nulla dal momento che questi veri e propri cyber criminali hanno accesso a tutti i nostri dati sensibili, compreso quello della parola di sicurezza che, anche se cambiata, non risolverebbe sostanzialmente nulla.
L’unico consiglio che si può dare è quello di tenere sotto controllo spesso, con le app online della propria banca, i propri risparmi, controllando periodicamente che non ci siano dei bonifici in uscita che voi sicuramente non avete fatto. Se così fosse, denunciare subito l’accaduto e, purtroppo, cambiare conto corrente sembra essere l’unica soluzione, ma non prima di aver fatto controllare che, all’interno del vostro telefono, non ci siano malware.
Insomma, una vera e propria minaccia di cui, purtroppo, sentiremo ancora parlare moltissimo nei prossimi anni e che, nel lungo termine, dovrà spingere tutti noi ad “alfabetizzarci tecnologicamente”.