Elena Bonetti, esponente di Azione, in un’intervista a ‘Il Sole 24 Ore’ si sofferma sul lavoro femminile e ribadisce che serve una cosa per incentivarlo.
In Italia il dibattito sul lavoro femminile continua ad essere molto acceso. Ormai da tempo si sta cercando una soluzione per diminuire il gender gap. Per adesso, però, non si è mai arrivati a raggiungere questo obiettivo.
Un tema che continua ad essere molto discusso anche in politica. L’ex ministro Bonetti in un’intervista a Il Sole 24 Ore si sofferma sull’argomento ribandendo che serve una precisa riforma per incentivare il lavoro femminile. Un consiglio che vedremo se il governo farà suo oppure il premier Meloni deciderà di continuare per la sua strada.
Da ministro la Bonetti ha sempre guardato con attenzione al lavoro femminile e alla famiglia. Un impegno che non ha abbandonato ora che si trova all’opposizione. E in questa intervista cerca di dare alcuni consigli alla maggioranza per cercare di raggiungere un obiettivo che, almeno fino a questo momento, non è stato mai ottenuto.
In particolare, l’esponente di Azione sottolinea come riformare l’Isee potrebbe essere un incentivo per rilanciare il lavoro femminile. Per la Bonetti il misuratore dello stato economico delle famiglie attualmente “è di ostacolo all’erogazione delle prestazioni sociali e danneggia proprio le fasce più deboli della popolazione che si vogliono sostenere“. Il consiglio, quindi, è quello di un cambio di passo per provare a diminuire il gender gap presente in Italia.
Il governo Meloni è comunque al lavoro da tempo per ridurre il gender gap presente in Italia. Un obiettivo, come detto in precedenza, non assolutamente semplice da raggiungere per diversi motivi. Ma, di certo, i primi risultati dall’occupazione sono positivi e si proseguirà sulla strada intrapresa in passato.
Vedremo se il presidente del Consiglio seguirà magari i consigli di Bonetti oppure si deciderà di non riformare l’Isee. Si tratta, comunque, di un tema che continuerà a tenere banco per diverso tempo.