Nel corso di una intervista rilasciata al quotidiano “La Repubblica” è intervenuta la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein. Non si è fatta attendere l’ennesima stoccata nei confronti della Meloni
Non si tratta affatto della prima volta che provoca la premier Giorgia Meloni, ma questa volta ha utilizzato altri termini. Anche se la sostanza, a dire il vero, non cambia affatto. Elly Schlein punta ancora il dito contro la presidente del Consiglio. Questa volta lo fa in una intervista che ha concesso alla ‘Repubblica‘. Al noto quotidiano ha affrontato vari argomenti. Tra questi quello relativo all’autonomia differenziata. Anche in questo caso non ha speso parole di elogio visto che lo ha descritto come una vera e propria sciagura per il Paese.
Non si sono fatte attendere le frecciatine nei confronti della premier: “Si definisce tanto patriota ed invece sta facendo una legge che sta spaccando l’Italia“. Impossibile, quindi, affrontare un dialogo con l’attuale governo. Ha dato la sua contrarietà alla riforma voluta fortemente da Roberto Calderoli. Per la Schlein non ci sono dubbi: la sua è una legge che certifica che esistono cittadini di Serie A e B. L’autonomia differenziata, per la segretaria, tenderà ad influenzare servizi importanti come la salute, scuola ed il trasporto pubblico.
Schelin, altro attacco alla Meloni: “Per la legge nemmeno un euro”
Nemmeno un singolo euro è stato speso per questa legge. Questo è quello che ha dichiarato la segretaria che si chiede: “Ma come fai a ridurre i divari territoriali che già pesano enormemente sul nostro Meridione senza investire dei soldi?”. Segno del fatto che le regioni ricche, in questo caso, diventeranno ancora più ricche. Quelle che sono in difficoltà lo saranno ancora di più. Lo stesso pensiero che ha, in questo momento, anche Confindustria. Successivamente si è soffermata sulla Sanità al Sud che continua ad avere non pochi problemi.
Un altro tema affrontato è quello relativo alla scuola: “In questo modo si potranno prevedere programmi e corsi differenti, con salari differenti. Avremo insegnanti che a parità di mansione e di lavoro sarebbero pagati diversamente: è il ritorno delle gabbie salariali“. Insomma, per l’italo-svizzera tutto questo non è altro che un passo indietro. Faranno di tutto, spiega, nel contrastare le idee sia di Lega che di Fratelli d’Italia.
Sul premierato non ha dubbi: è in corso un baratto. Lotterà, con tutte le sue forze, affinché questo non avvenga. La preoccupazione principale per la Schlein è che il Meridione venga abbandonato e lasciato da solo senza possibilità di essere aiutato né altro. A differenza delle regioni del Nord.
