Il ministro per la Famiglia e le pari opportunità non prende bene la notizia che arriva da Atene e si sfoga con il Foglio
La Grecia dà il via libera alle nozze gay, diventando così il primo paese a religione ortodossa a legalizzare i matrimoni tra persone dello stesso sesso, ma anche concedendo a queste persone pari diritti rispetto alle coppie eterosessuali e dando a loro anche la possibilità di adottare figli. Nella Comunità Europea è il sedicesimo paese ad avere questo tipo di norma che apre scenari completamente nuovi e diversi. Non è stata nemmeno tanto discussa tra polemiche, questa legge, è passata sì con qualche resistenza, ma non più di tanto. Una novità che dall’Italia non è che sia stata presa con il sorriso, soprattutto da parte del Ministro Roccella. Tutt’altro. “Tra noi e loro c’è un’impostazione culturale diversa: noi e il Parlamento stiamo lottando per essere il primo paese contro l’utero in affitto anche a livello internazionale, in Grecia invece la maternità surrogata è permessa anche in situazioni critiche…”, le durissime parole del Ministro per le Pari Opportunità e per la Famiglia al quotidiano Il Foglio.
Quello che fa discutere un po’ e anche accapponare la pelle a Rocella è che a portare avanti questo disegno di legge e a farlo approvare è stato un ministro del centrodestra, il signor Kyriakos Mitsotakis, che è anche il leader del partito popolare Nea Demokratia. Un partito vicino a Fratelli d’Italia, anche se questo tipo di passaggio era previsto da tempo, visto che in Grecia faceva parte del programma elettorale. Affinità politiche, sì, ma non proprio con la stessa filosofia. Su questo Roccella ha un po’ da dissentire e avvisa che in Italia “attraverso la legge sulle unioni civili, i diritti individuali, i diritti della coppia e quelli patrimoniali sono tutti garantiti allo stesso modo a persone etero e omosessuali”. Ovvero per il ministro Roccella è praticamente uguale, nel senso che una legge in Italia che consente di avere parità di diritti c’è già, tranne per le adozioni. Altra battaglia sotto tono che la sinistra porta avanti da anni.
Insomma, una legge già c’è anche se non è la stessa cosa. Cambia soprattutto in una situazione, ovvero proprio quella che consente alle coppue gay di poter adottare un bambino. E qui il deputato di Italia viva Ivan Scalfarotto porta avanti la sua battaglia da anni perché la legge che c’è adesso, a suo parere, è “nella pratica una legge discriminatoria”, visti che consente nella pratica matrimoni di serie A e matrimoni di serie B.
E quello che manca è il matrimonio egualitario che darebbe la possibilità di immettere l’adozione per le coppie dello stesso sesso. E su questo la Roccella non sembra molto aperta e al Foglio spiega: “Se vogliamo aprire un dibattito sull’adozione io non lo so, e non voglio parlare”,concludendo che non è una questione che deve affrontare e vuole affrontare il Governo, se ne parlerà in Parlamento. E la decisione è già presa.