Dito puntato contro Putin per la morte di Navalny. Ma sono diversi gli oppositori di Putin che hanno perso la vita in questi anni. Il lungo elenco.
La scomparsa di Navalny è ancora avvolta nel mistero. Da Mosca non si hanno notizie realmente chiare su cosa ha portato al decesso e in molti stanno puntando il dito su Putin. Una morte che allunga la lista degli oppositori del presidente russo che hanno perso la vita.
Un elenco che, come riportato dall’Adnkronos, comprende nomi del calibro di Prigozhin o dell’ex oligarca Berezovsky. E la maggior parte di queste morti hanno ancora diversi punti da chiarire.
E’ lunga la lista dei nemici di Putin che hanno perso la vita. Si parte dal lontano 2006 con la giornalista Anna Politkosvaya, che aveva seguito da vicino gli abusi commessi dalle forze russe in Cecenia. La cronista fu uccisa a colpi d’arma da fuoco sul pianerottolo della sua casa nel giorno del compleanno di Putin. Nello stesso anno anche Aleksander Litvienko, ex agente Kgb, perse la vita in ospedale dopo essere stato avvelenato.
Nel 2015, invece, toccò a Boris Nemtsov, esponente dell’opposizione in Russia. Il politico, protagonista di un dossier sul ruolo delle forze militari in Russia, fu ucciso con quattro colpi di arma da fuoco in pieno centro a Mosca.
Quattro anni dopo perse la vita il georgiano Khangoshvili. Il suo omicidio avvenne a Berlino e fu compiuto dal presunto agente dell’Fsb Vadim Krasikov. A queste dobbiamo aggiungere le misteriosi morte dell’ex oligarca georgiano Patarkatsishvili, del socio Glushkov, del fondatore della Yokos Golubev (tutte a Londra) e del numero uno dell’emittente Cremlino Rt Lesin (a Washington).
La lunga lista comprende anche , come detto in precedenza, Prigozhin, morto lo scorso agosto in un incidente aereo e l’ex oligarca Berezovsky, che ufficialmente si tolse la vita a Londra nel 2013. Ora Navalny e il rischio è quello che non sia assolutamente finita qui.