“Faremo di tutto per fermare il ddl Calderoli, prendendo in considerazione tutti gli strumenti utili, compreso un referendum abrogativo”.
Ai microfoni di Notizie.com, Marco Sarracino, deputato e responsabile coesione territoriale, Sud e aree interne del Pd, spiega la posizione del partito in merito all’autonomia differenziata, che dopo l’ok del Senato è arrivato alla Camera.
Onorevole, anche lei come altri ritiene anche lei che il ddl Calderoli sia una maledizione?
“Penso che sia un disegno di legge sbagliato soprattutto per tre motivi. Innanzitutto è anti-storico: il Pnrr ci dà la possibilità di rafforzare la coesione sociale e territoriale, mentre questo ddl aumenta divari e disuguaglianze. Inoltre, secondo motivo, è sconveniente anche per il Nord, se pensiamo che il nostro Paese, secondo la destra, potrebbe competere nel mondo con venti politiche energetiche differenti. È una cosa che non regge e lo ha capito anche Confindustria che tra le critiche pone proprio la questione energetica. Non conviene nemmeno ai cittadini del Nord, quando ad esempio si indebolisce troppo la sanità del Mezzogiorno: le persone del Sud saranno costrette a curarsi al Nord, allungando lì le liste di attesa”.
Qual è il terzo motivo?
“È un disegno ingiusto. Pensiamo a quello che si può verificare nel mondo della scuola. Potremmo avere concorsi diversi da Regione a Regione, programmi diversi e salari differenti. Un insegnante del Nord potrebbe essere pagato di più di uno del Sud. Ecco perché diciamo che questo ddl è sbagliato e spacca l’Italia”.
Vi opporrete fino a un referendum abrogativo?
“Faremo di tutto. Prenderemo in considerazione tutti gli strumenti utili a fermare questo ddl. Quindi il referendum abrogativo è una possibilità. Speriamo però, di poterlo fermare già alla lettura alla Camera, dov’è arrivato la scorsa settimana. Continueremo a spiegare i motivi per cui è sbagliato ma soprattutto speriamo che i parlamentari della destra che vengono dal Mezzogiorno, capiscano e vedano i motivi per cui questo disegno di legge colpisce i territori che li hanno eletti e quindi, dovrebbero rappresentare”.
Onorevole Sarracino, una battaglia alla Camera è difficile senza numeri…
“Porteremo avanti una battaglia politica in Parlamento ma soprattutto nel Paese, sperando di poterli convincere. Ma se dovessero forzare e approvare la riforma anche alla Camera, è evidente che valuteremo il referendum abrogativo”.
Cambiamo argomento: oggi la politica si è unita nella solidarietà a Yulia Navalnaya, moglie di Alexey.
“In questo momento mi trovo alla manifestazione in Campidoglio. Stiamo partecipando come parlamentari del Pd e rappresentanti del mondo politico. Ovviamente, dobbiamo sensibilizzare la popolazione rispetto a quanto sta accadendo in Russia. Non è la prima volta che lì viene ucciso o rischia la vita un leader dell’opposizione. Lo stesso Navalny era sopravvissuto a un avvelenamento. Sosteniamo con forza la proposta dell’Onu di una Commissione d’inchiesta per far emergere la verità. Ma è evidente che siamo di fronte a un vero e proprio omicidio politico”.
Questo omicidio politico riuscirà a smuovere le coscienze dei russi, fino a opporsi alla dittatura di Putin?
“Credo che molte volte i cittadini russi siano ben consapevoli di quello che si sta verificando nel loro Paese. Non è semplice reagire a un regime, però dobbiamo fare di tutto affinché l’opposizione continui a rafforzarsi”.