“Il congresso sarà tutto tranne che un modo per contarsi. Sarà all’insegna dell’unità e nel nome di Berlusconi”.
In un’intervista a Libero, il presidente di Forza Italia Antonio Tajani anticipa i punti dell’assise degli azzurri prevista per il 23 e il 24 febbraio al termine del quale verrà anche scelto il nuovo segretario nazionale.
Dopo la morte di Silvio Berlusconi, contro ogni pronostico Forza Italia è sopravvissuto e adesso punta ad ottenere il 10% dei consensi alle europee: “Ci davano al 3% risucchiati dalla tragedia”, spiega il ministro degli Esteri e vicepremier, “Invece oggi puntiamo al 10% alle europee e al 20% alle prossime politiche. Pensiamo anche all’11-12% alle amministrative in Basilicata, Abruzzo, Sardegna”.
L’obiettivo di Forza Italia, come spiega Tajani a Libero, non è togliere voti alla Lega e a Fratelli d’Italia, ma diventare, citando Franco Battiato, “il centro di gravità permanente della politica italiana”. Perché “c’è uno spazio enorme tra la Meloni e la Schlein, e lì noi puntiamo, sempre tenuto contro che viviamo tre guerre e l’economia in crisi (in Italia meno che altrove”.
Alla domanda che congresso sarà, il presidente di Forza Italia risponde: “All’insegna dell’unità, nel nome e nell’insegnamento di Berlusconi. Non essendoci più la ricerca di un delfino, ci siamo resi conto di essere, tutti noi, l’erede di Silvio, la cui figura resta incommensurabile. Berlusconi era talmente visionario che ha lavorato in un progetto per il futuro di Forza Italia, oltre le divisioni interne che, all’improvviso si sono sciolte come neve al sole, invece di sciogliersi il partito”.
Per quanto riguarda le alleanze delle europee, l’idea di Tajani è chiara: “Io sono figlio di un’alleanza tra popolari, liberali e conservatori: sono stato eletto presidente del Parlamento europeo con quei voti contro la sinistra”. E “con la Lega noi stiamo sempre e comunque, ma con Adf e Le Pen decisamente no”.
Marine Le Pen ultimamente si è però schierata con l’Ucraina: “È vero, si è dichiarata atlantista, ma non basta una semplice dichiarazione. Servono i fatti. E serve un percorso sentito e articolato. Il nostro riferimento in Francia sono Les Républicains”.
Che campagna elettorale sarà e con quali obiettivi? A Libero, Tajani risponde che “gli argomenti sono chiari. Siamo per le privatizzazioni, per una politica estera liberale, per cui non è importante chi fornisca un servizio al cittadino – pubblico o privato – ma come e in quanto tempo lo si fornisce, vale per il trasporto pubblico, per la raccolta dei rifiuti, ecc. Siamo per l’alleggerimento della pressione fiscale. Siamo per i contratti collettivi e non per il salario minimo”.
E sull’ambientalismo invece, la parola d’ordine sarà “ambientalismo intelligente”. Durante l’intervista non è mancato il riferimento alla morte del dissidente russo Navalny, dopo l’incontro che Tajani ha avuto a Bruxelles con la moglie: “È molto preoccupata, ma vuol fare la sua parte contro il regime. Mi ha ripetuto “Putin non è la Russia, e la Russia non è Putin”. Ma guardi, Berlusconi aveva il sogno di far entrare la Russia nella Nato, ma è rimasto, alla fine, profondamente deluso da Putin”