Il ministro Luca Ciriani subito dopo la bocciatura in Commissione Affari Costituzionali dell’emendamento sul terzo mandato presentato dalla Lega.
E’ spaccatura all’interno della maggioranza sul terzo mandato. Dopo le discussioni dei giorni scorsi, la Lega in questo 22 febbraio ha deciso di accelerare tutto presentando in Commissione Affari Costituzionali un emendamento sul tema. Proposta che non è passata. L’unica a votare con il partito di via Bellerio è stata Italia Viva. Pd, M5s, Avs, FdI e Forza Italia hanno espresso il no mentre Azione ha preferito astenersi.
Subito dopo il voto Luca Ciriani, ministro per i Rapporti con il Parlamento, si è fermato con i giornalisti per commentare questo risultato. Ecco quanto raccolto dai nostri microfoni all’esterno della Commissione Affari Costituzionali.
Ciriani: “Il Parlamento può sempre riaprire la discussione”
Ministro Ciriani, la bocciatura sancisce una chiusura definitivamente al terzo mandato oppure una riapertura in futuro?
“Il Parlamento può sempre decidere di riaprire la discussione, ma il voto odierno è piuttosto netto. Come dicevo prima, avevo chiesto di ritirare l’emendamento perché si sarebbe potuto discutere con più calma e approfondita. La disponibilità da parte di tutti c’era, ma l’accelerazione improvvisa ha portato a questo risultato. Naturalmente il Parlamento è sovrano. La scelta è comunque piuttosto netta“.
Video a cura della nostra inviata Luigia Luciani