Vereschuk (vicepremier ucraino): “L’Occidente deve fare la sua parte”

Irina Vereschuk, vicepremier ucraino, in un’intervista al ‘Corriere della Sera’ si appella all’Occidente: “Ora tocca a loro aiutarci”.

Il conflitto in Ucraina va avanti ormai da due anni e la luce in fondo al tunnel non si vede. La guerra durerà ancora per diverso tempo e da Kiev si continua a chiedere un maggiore impegno dell’Occidente. Negli ultimi mesi, infatti, si è registrato un calo del sostegno ai militari ucraini e questo sta permettendo alla Russia di prendere terreno.

Intervista Vereschuk Corriere della Sera
In Ucraina ormai sono due anni di guerra – Notizie.com – © Ansa

Dall’Ucraina, però, non si arrendono e continuano a chiedere un aiuto maggiore. “L’Occidente deve fare la sua parte“, ribadisce in un’intervista al Corriere della Sera Iryna Vereschuk, vicepremier ucraino. Per il momento questo appello non sembra essere stato ascoltato dall’Europa e dagli Stati Uniti e vedremo cosa succederà nei prossimi mesi.

“Nessun segno di dialogo con Putin”

Intervista Vereschuk Corriere della Sera
Per il momento nessun dialogo tra Ucraina e Putin – Notizie.com – © Ansa

La strada per la pace in Ucraina è assolutamente lunga e ricca di ostacoli. Lo conferma anche il vicepremier ucraino in questa intervista al quotidiano italiano. Ad oggi non c’è nessun segno di dialogo con Putin e sembra molto difficile che questo avvenga nei prossimi giorni. Inoltre, Vereschuk sottolinea come le aperture di Mosca in passato sono avvenute mentre compiva massacri di civili. “In quel momento i negoziati erano impossibili”, conferma il numero due di Zelensky.

La situazione, quindi, non è assolutamente semplice. Vedremo cosa succederà in futuro e se avremo un cambio di scenario oppure si continuerà in questo modo anche nei prossimi mesi.

La guerra continua senza sosta

Intervista Vereschuk Corriere della Sera
La guerra in Ucraina prosegue senza sosta – Notizie.com – © Ansa

La guerra in Ucraina continua senza sosta. Per il momento, come detto da Riggi in esclusiva ai nostri microfoni, la battaglia si sta concentrando principalmente nel Donbass. La Russia sta recuperando terreno a ritmo molto lento e molto probabilmente si continuerà così anche in futuro.

Naturalmente la speranza dei cittadini è quella di arrivare alla pace nel minor tempo possibile, ma, come detto in precedenza, la strada è ancora lunga e piena di ostacoli.

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