“Non darò nessuna spinta a quel piano, non finanzierò nulla”. Il deputato repubblicano della Florida Cory Mills è a favore dello stop agli aiuti all’Ucraina.
In un’intervista rilasciata al quotidiano La Stampa, spiega che gli Usa non avrebbero neppure mai dovuto aiutare Kiev e che non voterà il pacchetto di aiuti se venisse portato in discussione.
“Non avremmo nemmeno dovuto continuare a finanziare l’Ucraina. La realtà è che sono stati allocati 114 miliardi di dollari ma nulla è stato mai fatto per individuare un sentiero per la pace o una strategia sul piano militare. Una guerra d’attrito con la Russia è un flop. In pratica questi soldi sono finiti in parte per alimentare la corruzione”.
Cory Mills è deputato dal 2023 ed è un fedelissimo di Trump. Ha fatto parte della 83esima Airborne Division e del Comando delle Forze speciali, ha combattuto in Irap e ha ricevuto una medaglia di bronzo per il valore militare. Repubblicano, è stato consigliere del Pentagono.
Cory Mills a La Stampa: “Invece che di Ucraina dovremmo parlare dei confini Usa”
“Invece di parlare di Ucraina, dovremmo sederci e parlare dei nostri confini, a Sud e a Nord. Dovremmo parlare del fatto che ci sono centinaia di individui sulla lista dei terrorismi che entrano negli Usa e milioni di persone che si riversano nel nostro Paese”. E non solo: per Mills il costo economico per sostenere l’Ucraina è un vuoto a perdere di fronte alla necessità di aiutare i cittadini Usa: “Il costo della vita è cresciuto, l’inflazione è oltre l’incremento del salario minimo medio. E noi dovremmo prendere i soldi dei contribuenti per l’Ucraina anziché per le altre priorità? Dobbiamo dare precedenza alle necessità degli americani”.
“Finita l’epoca dell’interventismo Usa”
Secondo Mills, l’esistenza della Nato non va messa in dubbio, ma l’Alleanza “deve fare il suo lavoro, bene. È stata creata per fronteggiare l’espansionismo sovietico, eppure Italia, Germania e Francia nemmeno arrivano a pagare il 2%. La Nato è una sorta di paravento con cui gli Usa continuano a fare i poliziotti del mondo. Ma l’epoca dell’interventismo è finita”.
Il ruolo internazionale degli Usa, secondo il deputato, deve cambiare e gli Stati Uniti devono dare priorità a se stessi. Come spiega Mills nell’intervista a La Stampa, “l‘America deve proteggere la sua libertà, i suoi confini, la sua Costituzione. Questa è la priorità. Se la Nato non è funzionale a questo, non credo dovremmo continuare a sovvenzionarla, troveremo altri modi per dare sicurezza agli Stati Uniti”.