Alessandro Cattaneo, esponente di Forza Italia, in esclusiva ai nostri microfoni sui risultati delle regionali in Sardegna: “Quando si perde qualcosa non ha funzionato”.
La sconfitta in Sardegna potrebbe aprire delle riflessioni all’interno del centrodestra. Di questo ne abbiamo parlato in esclusiva con Alessandro Cattaneo, esponente di Forza Italia.
Onorevole Cattaneo, Alessandra Todde ha vinto ai rigori una partita probabilmente non ben giocata dalla coalizione del centrodestra.
“Intanto complimenti ad Alessandra Todde. Noi siamo abituati al fair-play politico. Ha vinto, buon lavoro. Quando si perde c’è sempre un qualcosa che non ha funzionato e lo ricondurrei ad un tema regionale. Abbiamo avuto una faticosa chiusura di legislazione con Solinas, che poi non è stato riconfermato. Quando ci sono questi cambi è sempre difficile anche spiegarlo agli elettori. E poi loro hanno trovato l’unità. In Sardegna alle politica il M5s aveva fatto il 21%, la sinistra il 27%, che vuol dire 48. Noi ci siamo fermati al 41%. Questo significa che l’unità è sempre una condizione per essere competitivi”.
Però il candidato non è piaciuto perché c’è stato il voto disgiunto.
“Sbaglia chi vuole trarre un dato politico. Il voto disgiunto c’è stato e questo significa che abbiamo avuto un mancato apprezzamento per Truzzu oppure un apprezzamento per Todde, ma lo riconduco a scelte di carattere regionale“.
Forza Italia ha doppiato la Lega. Insomma è un risultato positivo. Poi bisogna invitare il premier Meloni ad una riflessione ulteriore quando si sceglie un nome per le amministrative?
“Noi come Forza Italia siamo molto soddisfatti di questo risultato. Noi non guardiamo alla competizione con gli altri partiti. Sicuramente quando si scelgono i candidati bisogna avere quella generosità e lungimiranza che Silvio Berlusconi ha sempre avuto. E quando si assume la guida di una coalizione bisogna avere più a cuore questa che non la propria forza politica“.
Intervista a cura della nostra inviata Luigia Luciani