Questa l’accusa del 19enne, che è stato messo in manette dalla polizia dopo l’uccisione di Julien Grégoire, professore in Belgio
Tragedia in Belgio. La procura del comune di Mons sta attualmente indagando sulla morte di un uomo, trovato senza vita nella giornata di domenica all’interno della sua abitazione. Secondo i media, è stato ucciso a coltellate: il principale indagato è un ex studente di 19 anni, arrestato immediatamente dalla polizia. Il suo nome è Julien Grégoire, lavorava come insegnante nel Collegio Saint-Stanislas. Il ragazzo avrebbe dichiarato che il 44enne ha tentato di abusare sessualmente di lui e che per difendersi lo avrebbe pugnalato fino al decesso.
Sul corpo della vittima ci sono i segni di diverse coltellate mortali, una alla gola e una al volto, avvenute nella notte tra sabato e domenica. Secondo diverse emittenti, la procura già in serata aveva confermato e data come buona la pista dell’omicidio. In più, il presunto colpevole sarebbe già stato messo in manette e ascoltato lunedì pomeriggio dal gip. Come riportano i quotidiani locali, la vittima è stata identificata proprio come l’insegnante di inglese e olandese di 44 anni. Questo triste episodio ha provocato una reazione incredibile all’interno del mondo scolastico. Per esempio il direttore dell’istituto, Ludovic Lejeune, ha affermato: “Sono devastato da questa notizia. Julien era un insegnante che ascoltava i suoi studenti, era molto coinvolto e profondamente umano”.
La vicenda
Tra le altre cose, Julien Grégoire è stato anche membro del MR e coordinatore pastorale presso il suo collegio. La scuola dovrà ora assolutamente riprendersi e risollevarsi da questo shock. Anche gli ex studenti del collegio Saint-Stanislas hanno lasciato il loro pensiero sulla scomparsa: “Il signor Greg era la nostra mascotte, uno dei nostri insegnanti preferiti, colui che, attraverso il suo dinamismo e le sue parole, era sempre il più allegro, nonostante le difficili vicissitudini della vita! La sua generosità, il suo impegno e la sua contagiosa gioia di vivere sono dei ricordi meravigliosi per tutti noi. Il nostro Juju nazionale non c’è più e lascia un enorme vuoto nella nostra comunità“.
Il professore era amico dell’ex studente. Sabato i due erano insieme a una festa prima di recarsi a casa dell’uomo. Dopo l’accoltellamento, però, il 19enne avrebbe chiamato un amico in preda al panico, spiegando che il 44enne aveva provato ad aggredirlo sessualmente. Molto infastidito da quanto accaduto, e dopo aver bevuto parecchio durante la serata, il giovane avrebbe preso un coltello per difendersi. La polizia sta ancora indagando sul modo in cui si è svolto l’incidente.