Il generale Roberto Vannacci in un’intervista a ‘La Verità’ respinge tutte le accuse di razzismo nei suoi confronti: “Sono davvero allibito”.
Ancora una bufera su Vannacci. In questo caso il generale è finito al centro di una polemica dopo la decisione di aprire un’indagine nei suoi confronti con l’accusa di istigazione all’odio razziale. Il tutto è partito da un esposto presentato da due associazioni (presente un sindacato militare ndr). A questo dobbiamo aggiungere anche la denuncia di Paola Egonu per diffamazione sportiva.
Su questa vicenda è stata chiesta l’archiviazione da parte del pm di Lucca, ma la pallavolista si è opposta e nei prossimi giorni è attesa l’udienza davanti al Gip. Intanto da parte di Vannacci, in un’intervista a La Verità, c’è una apertura ad un incontro con la stessa atleta: “Non ci siamo mai sentiti, ma sono pronto ad incontrarla”.
In questa intervista Vannacci respinge anche tutte le accuse di razzismo. Il generale si dice “allibito” per quanto successo. “Non ho mai scritto o pensato cose del genere – confessa al quotidiano – nel mio libro non c’è davvero nulla di tutto ciò. Secondo me hanno travisato quanto c’era scritto“.
Il generale ricorda anche che nel libro non parla mai di dignità o diritti inferiori, ma semplicemente di differenze oggettive dal punto di vista di caratteristiche. Secondo lui, quindi, è stato forzato il concetto presente nel lavoro.
Polemiche che sono nate a distanza di pochi giorni dall’apertura della Lega ad una candidatura di Vannacci. Per il momento il generale ha ringraziato il partito di via Bellerio e il leader Salvini, ma anche ammesso di non aver sciolto i dubbi. Lo farà molto probabilmente nei prossimi giorni visto che manca davvero poco alla chiusura del termine per ufficializzare una discesa in campo.
Ma una cosa Vannacci la vuole precisare: “Nessuno deve scambiare la mia attività culturale e divulgativa come una politica in vista del voto. Io continuo ad essere un militare e questo non fa assolutamente propaganda politica“.