Studenti scendono nuovamente in piazza, continua la loro protesta: gettata vernice rossa contro la Prefettura
Continua la protesta da parte degli studenti in alcune città di Italia. Dopo le terribili immagini di pochi giorni fa, arrivate direttamente da Pisa e Firenze con agenti che manganellavano un gruppo di minorenni, arriva un’altra brutta vicenda. Ci troviamo a Bologna dove un gruppo di studenti ha gettato della vernice rossa contro le pareti della Prefettura. Secondo quanto riportato da più fonti e media locali pare che un uovo abbia colpito anche un dirigente della Digos.
Il tutto mostrando striscioni e intonando cori a favore della Palestina. Tra le persone presenti alla manifestazione anche il consigliere comunale del Partito Democratico, Mattia Santori. Un corteo che, ricordiamo, si è svolto nel pomeriggio di ieri venerdì 1 marzo. Nel corso dello stesso hanno partecipato studenti delle scuole superiori. Una iniziativa che è stata, appunto, organizzata nella città felsinea per esprimere tutta la solidarietà nei confronti dei loro coetanei aggrediti a Pisa e Firenze che chiedevano di fermare il “genocidio” in Palestina.
A quanto pare più di 400 sono stati i giovani che si sono ritrovati in piazza San Francesco e che hanno sfilato fino ad arrivare in piazza Verdi, ovvero nel cuore della zona universitaria. La presenza di Sartori (per chi non lo sapesse ha la delega alle politiche giovanili), però, non è stata ben vista da parte degli organizzatori della manifestazione che lo hanno pienamente contestato.
Tanto è vero che i ragazzi hanno intonato più di qualche coro, contro di lui, nel chiedergli di andare via e di lasciare la manifestazione. Come citato in precedenza, però, si sono verificati anche momenti di panico (precisamente in piazza Roosevelt) quando sono state lanciate delle uova, con tanto di vernice rossa, per un solo scopo: quello di imbrattare le pareti di Palazzo Caprara. Uno di questi ha colpito il dirigente della Questura che si trovava lì per mantenere tutti alla calma.
Un corteo dove non hanno partecipato solamente gli studenti, ma anche alcuni genitori degli stessi. Successivamente il corteo si è spostato nei pressi della zona universitaria. Fortunatamente, in quella occasione, non ci sono stati episodi gravi o di forti tensioni.