Nel corso di una intervista che ha rilasciato al quotidiano “La Stampa” è intervenuto il numero uno del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte
Se la vittoria di Alessandra Todde in Sardegna faceva pensare ad un possibile riavvicinamento tra il Partito Democratico ed il Movimento 5 Stelle il tutto è stato smentito dalle parole di Giuseppe Conte. L’attuale numero uno del partito grillino ha puntato il dito contro Elly Schlein ed il suo partito. Lo ha fatto nel corso di una intervista che ha rilasciato al quotidiano “La Stampa“. L’argomento della discussione sono le armi da inviare a Kiev per il conflitto che l’Ucraina, da più di due anni, sta combattendo contro la Russia.
Anche perché, all’ultimo congresso Pse di Roma, è stata confermata la linea in favore di Kiev da parte dei Socialisti europei. Tra coloro che hanno votato a favore proprio l’italo-svizzera. In quella occasione l’ex presidente del Consiglio non era presente, nonostante l’invito fosse stato recapitato anche a lui. Al noto quotidiano italiano ha fatto sapere che anche il suo partito avrà un posto in Europa. Anche se non condivide affatto la posizione per quanto riguarda gli aiuti militari in favore del Paese di Volodymyr Zelensky.
Dichiara “insostenibile” la linea dell’Unione Europea che punta alla vittoria militare dell’Ucraina. Un qualcosa di impossibile per Giuseppe Conte che dubita della vittoria di Kiev in questa guerra. Queste sono alcune delle sue parole a riguardo: “Anche noi avevamo avviato un dialogo con i socialisti europei. In quella occasione fu proprio Enrico Letta a non agevolare questa prospettiva, perché lui aveva in mente l’agenda Draghi. Ora forti di sondaggi positivi in vista del voto di giugno, devo dire che ci cercano in tanti, ci sono varie interlocuzioni in corso e stiamo valutando quale sia la collocazione migliore per portare avanti i nostri obiettivi politici“.
Allo stesso tempo, però, Conte ha precisato che di lavoro per quanto riguarda il “campo giusto” c’è e la strada è ancora molto lunga. Anche perché ha annunciato che sarà uno dei temi più importanti che bisogna affrontare. Soprattutto quando verranno avviati i titoli di confronto per poter definire una proposta alternativa alla destra. Non è affatto d’accordo, però, dell’idea di destinare una somma importante come 5 miliardi di euro all’anno a Kiev in armamenti.