Tommaso Foti, capogruppo FdI alla Camera, è uno dei politici ‘spiati’. E ai microfoni del ‘Corriere della Sera’ ritorna sulla vicenda. Ecco cosa ha detto.
C’è anche Tommaso Foti nel lungo elenco degli ‘spiati’. E il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera in un’intervista al Corriere della Sera si sofferma sulla vicenda ribadendo che c’è un punto principale in questa vicenda: scoprire chi sono i reali mandanti.
Si tratta di un passaggio fondamentale per avere un quadro più chiaro. Ad oggi, come confermato dallo stesso Foti, la gran parte delle persone finite nel mirino appartengono al centrodestra e le attività sono state svolta prima delle elezioni politiche e della costituzione del governo. Insomma, tutte cose che potrebbero aprire ad un quadro ancora più complicato, ma per il momento non si hanno certezze e si preferisce un po’ di tempo prima di avere delle cose più chiare.
Le indagini sono ancora in corso e gli inquirenti preferiscono mantenere il massimo riserbo. Ma di certo per Foti si tratta di “vicende che non avrebbero mai dovuto verificarsi“. Per il capogruppo di FdI alla Camera l’obiettivo era sicuramente quello di spiare la vita dei politici e non solo e utilizzare queste informazioni in “modo opaco”.
La situazione, comunque, è in continua evoluzione e, fino a quando non si avrà un quadro chiaro, non si possono dare certezze su questa vicenda. Di certo stiamo parlando di un qualcosa che terrà banco ancora per diverso tempo considerando che si tratta di un qualcosa di molto delicato.
Le indagini sul dossieraggio proseguono e nei prossimi giorni sono attese delle novità molto importanti. Il Copasir, infatti, dovrebbe ascoltare Cantone e Melillo per fare il punto della situazione. Una scelta che per Foti significa “che c’è di più rispetto a quel che sappiamo“. E per questo motivo non ci resta che attendere ancora un po’ per avere un quadro molto più chiaro su questa vicenda.