Unâindagine portata avanti da mesi e venuta alla ribalta in queste ore con una maxi-operazione dei militari dellâArma
Una mattina di blitz e arresti improvvisi. Nelle province di Catanzaro, Vibo Valentia e Cosenza, i Carabinieri del Comando Tutela Ambientale e Sicurezza Energetica e del Comando per la Tutela Forestale e dei Parchi si sono mossi dalle prime ore dellâalba per effettuare diversi arresti definitivi e provvedimenti cautelari personali e reali per accuse gravissime nei confronti dellâambiente.
Secondo quanto si apprende da organi ufficiali dei Carabinieri, lâindagine in questione va avanti da mesi e si è deciso dâintervenire allâinterno di unâinchiesta diretta e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Catanzaro, su alcune situazioni ritenute gravi per la salute pubblica e ambientale. Secondo i militari dellâArma da parte di diversi soggetti, alcuni sembrerebbe anche figure di spicco dellâimprenditoria e della politica calabrese, avrebbero causato, sostiene la nota dâaccusa dei Carabinieri e della Procura di Catanzaro, un ârilevante inquinamento ambientale determinato dallâillecita gestione di molteplici impianti di depurazione a servizio dei comuni calabresiâ. Sono scattate le manette e diversi provvedimenti cautelari e per questa operazione, che si è svolta in tre diversi capoluoghi, sono stati impiegati oltre 150 carabinieri. A breve si conoscerĂ ogni cosa, ma allo stato attuale ci sono arresti e perquisizioni in corso.
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