Un furto di quadri irrisolto per anni, viene risolto grazie all’aiuto e alla denuncia di uno spettatore televisivo
Sembrava un caso da Sherlock Holmes, uno di quelli che solo i migliori investigatori sono in grado di risolvere, ma che invece ha visto scendere la parola fine grazie a un riconoscimento del tutto casuale. Il riferimento è a quanto è accaduto in Belgio, più precisamente nella città di Bruges, dove lo scorso luglio 2021 l’artista David De Graef è stato vittima di una serie di furti che gli hanno portato via alcune delle sue opere. La data in cui tutto è iniziato è quella del 15 luglio, David stava per chiudere la propria galleria al termine di un’intensa giornata estiva, nel corso della quale era stato impegnato a mostrare i propri capolavori a tutti i presenti. Mentre si recava all’uscita, però, nota la mancanza di uno di questi.
“Il dipinto era attaccato a un cavo d’acciaio. È stato tagliato con le pinze“, dice sicuro alla polizia, sperando in un aiuto che, nell’immediato, non sembra dare i suoi frutti. Una settimana dopo, infatti, un altro dei suoi quadri viene rubato, facendolo calare nello sconforto più totale: “I ladri hanno scelto ancora una volta un dipinto il più vicino possibile all’uscita. Pensavo che una cosa del genere non mi sarebbe mai capitata“, spiega sconsolato.
Un susseguirsi di eventi che, inevitabilmente, ha dato il via a delle indagini molto più approfondite. Visionando con attenzione le registrazioni delle videocamere di sicurezza, le forze dell’ordine hanno notato due uomini camminare tranquillamente all’interno della mostra, tenendo sottobraccio uno dei quadri spariti. Immagini che, però, in quel momento sono servite a poco. Nonostante fosse palese il furto, infatti, nessuno è riuscito a individuare i due ladri. Una fase di stallo che, però, si sblocca a un anno di distanza. Nel marzo del 2022 uno spettatore del programma FAROEK, vedendo i video trasmessi dall’emittente, riesce a riconoscere uno di questi.
Si apre così una nuova pagina delle ricerche che trova la sua conclusione solo due anni dopo. Grazie alla collaborazione con la polizia di Ostenda, viene identificato e arrestato anche il secondo uomo. Entrambi verranno ora sottoposti a un processo nel quale dovranno dimostrare un’innocenza che, per tanti motivi, sembra impossibile, tra questi la fedina penale di uno di loro che racconta di altre azioni di questo tipo in passato. Quel conta, comunque, è che a distanza di anni De Graef sia riuscito a riottenere le opere per cui ha tanto lavorato e sudato, venendo a capo di una situazione difficile dalla quale lui stesso, rivela, riteneva impossibile uscirne fuori: “Una fine molto bella. Congratulazioni alla polizia per aver continuato le ricerche, non lo avrei mai immaginato“.