Marco Ballotta ci ha raccontato la sfida di stasera quando negli ottavi di finale di Champions si giocherà Bayern Monaco Lazio.
L’ex portiere dei biancocelesti ha analizzato in maniera lucida un match complicato che vedrà la squadra di Maurizio Sarri partire con un gol di vantaggio realizzato nella sfida d’andata vinta 1-0.
Che partita sarà stasera?
“Stasera sarà una partita molto delicata, importante, potrebbe essere decisiva non solo per il passaggio del turno ma potrebbe dare una svolta al momento della Lazio nel bene o nel male. Se si passasse il turno non parlerei di stagione salvata, ma cambierebbe l’entusiasmo. Già nella partita d’andata ci si aspettava un risultato diverso, poi sappiamo come è andata”.
Il Bayern non sta vivendo un grande momento, ma è comunque sempre il Bayern…
“Nulla è perduto nonostante la forza del Bayern proprio perché non sta attraversando un grande momento. Va detto però che conosciamo la sua importanza e i giocatori presenti in rosa. Cercheranno di non lasciare nulla di intentato. Quando ritrovano la condizione migliore queste squadre sono abituate a giocare un certo tipo di partite da dentro o fuori”.
Cosa deve fare la Lazio?
“La Lazio dovrà sfruttare queste difficoltà del Bayern colpendolo magari in contropiede. Prevedo che faranno una partita d’attacco e la Lazio dovrà sfruttare le occasioni che capiteranno”.
Quanto conta questa gara per la Lazio?
“È una partita molto importante, forse la più importante dell’anno per la Lazio. La partita può davvero dire tanto”.
Marco Ballotta e il suo percorso nella Lazio
Marco Ballotta è nato a Casalecchio di Reno il 3 aprile del 1964 ed è arrivato alla Lazio nel 1997 per fare il vice di Luca Marchegiani fino al 2000, nella rosa dello storico secondo Scudetto dei biancocelesti.
Era tornato poi alla Lazio tra il 2005 e il 2008 da numero 12 stavolta dietro un altro grande portiere, Angelo Peruzzi. Nonostante fosse secondo con le aquile ha collezionato 96 presenze vincendo non solo il titolo ma anche due volte la Coppa Italia (1998 e 2000) e una la Supercoppa Italiana (1998), ma mettendosi in bacheca anche due titoli europei molto prestigiosi e cioè la Coppa delle Coppe del 1999 e la Supercoppa Europea seguente.
Un legame quello con la Lazio che dura ancora oggi viste le tante emozioni reciproche che si sono scambiati l’estremo difensore e la curva biancoceleste. E chissà che un giorno non potrà tornare con mansioni differenti rispetto al passato.