Stasera va in onda in prima tv su Rai 1, Margherita delle stelle. Il film per il piccolo schermo racconta la storia di Margherita Hack ed è diretto da Giulio Base che ha parlato ai nostri microfoni.
Abbiamo avuto l’opportunità di approfondire alcuni argomenti interessanti insieme al regista che ci ha svelato le emozioni di dirigere un film così importante.
Come è stato per te dirigere questo film?
“È stato per me un onore tornare a girare un film per la televisione dopo 12 anni che mancavo da Rai Fiction, dopo aver avuto grandi soddisfazioni in passato con molte serate a partire da Padre Pio e Don Matteo. Dopo 12 anni di solo cinema per la sala non potevo dire no a un progetto così prestigioso e bello per una donna così importante”.
Soffermiamoci un attimo sulla sceneggiatura e sul cast…
“Sono arrivato quando c’era già una bellissima sceneggiatura di Monica Zappelli e Federico Taddia tratta da un libro di Margherita Hack, Nove vite come i gatti. Insieme a Rai Fiction e Minerva Pictures, che produce, abbiamo scelto Cristiana Capotondi come interprete ideale. Era un’attrice con cui volevo lavorare da un po’, soltanto che non c’eravamo incontrati sui progetti, oppure era molto impegnata. Stavolta finalmente abbiamo lavorato insieme ed è nata una grandissima empatia e affinità professionale. È un’attrice eccezionale, ideale per questo ruolo”.
Cosa hai chiesto a Cristiana?
“Le prime cose che le ho chiesto sono state quelle di lavorare sull’accento toscano, perché anche chi non conosce tanto Margherita Hack sa che aveva questa voracità toscana, e sull’atteggiamento fisico, perché Cristiana è una Venere botticelliana mentre la Hack era un po’ un maschiaccio. Abbiamo lavorato soprattutto su queste due cose”.
Margherita delle Stelle, Giulio Base ci racconta il film
Non solo Cristiana Capotondi in un film come Margherita delle Stelle pieno di interpreti di assoluto valore e che racconta la storia di una donna molto importante per il nostro paese.
E il resto del cast…
“Per il resto del cast ho scelto attori che mi piacciono e sono molto noti come Cesare Bocci, Sandra Ceccarelli, Flavio Parenti e tutti hanno reso al meglio”.
Cosa pensi di Margherita Hack e cosa ne è venuto fuori dal film?
“Ne è uscito il ritratto intimo di una donna coraggiosa, volitiva, forte, simpatica, un’eccellenza italiana nel mondo che ha precorso i tempi soprattutto per quanto riguarda le battaglie di generi. È stata la prima donna a dirigere l’Osservatorio di Trieste. La nostra prima Astrofisica conosciuta nel mondo”.