Paul Gascoigne, arriva la rivelazione straziante da parte dell’ex leggenda del calcio: intervista durante il docufilm “Gazza vs Paul”
Nel corso di questi ultimi anni, a livello calcistico e non, è entrato nel cuore della maggior parte degli appassionati di calcio. Non solo per quello che offriva in campo (un vero e proprio talento), ma soprattutto per come non ha saputo reagire fuori, rifugiandosi sempre nelle direzioni sbagliate che portavano all’alcol. Paul Gascoigne torna a parlare e lo fa nel corso del docufilm a lui dedicato “Gazza vs Paul“. Purtroppo una battaglia, quella dell’alcolismo, che non riesce ancora ad eliminare del tutto.
Una lunghissima battaglia anche quella dalle dipendenze da cui davvero non riesce a liberarsi completamente. Nel corso del podcast “High Performance” ne ha parlato. Rivelazioni shock che sono state un pugno al cuore per coloro che lo vogliono bene: “Ero un ubriaco felice, non lo sono più. Sono un ubriacone triste. Non esco a bere, bevo in casa. Se voglio che la giornata sia brutta, tutto quello che devo fare è andare al pub. Se voglio che sia una bella giornata, prendo la mia canna da volo e vado a pescare“.
Nel corso dell’intervista ha rivelato che, in questo momento, vive nella stanza dedicata agli ospiti della sua agente, Katie Davies. Grazie all’aiuto di quest’ultima riesce a frequentare le riunioni degli alcolisti anonimi. ‘Gazza’ rivela che quello che gli fa più male del bere è quello che accade dopo. Soprattutto dopo che controlla il suo cellulare, zeppo di chiamate e messaggi senza risposta, lì capisce di essersi messo in una brutta situazione. Rischiando di far spaventare più di qualcuno.
Quest’anno ammette di stare bene, non come lo scorso in cui ha incontrato non poche difficoltà. Il 56enne ha vissuto buona parte della sua vita affrontando più di un problema. Ha completamente dimenticato quante volte è entrato ed uscito da un centro di riabilitazione per cercare di disintossicarsi dall’alcol. Poi la rivelazione che spiazza: “La gente conosce Paul Gascoigne ma Gazza nessuno lo conoscce, nemmeno io a volte so chi sono. Per tirarmi su di morale prendo un drink visto che il mondo è già abbastanza complicato“.
In conclusione ammette (e spera) di non aver deluso nessuno che ha incontrato nel mondo del calcio: partendo dagli allenatori fino ai tifosi, passando per i suoi ex compagni di squadra. Ammette che l’unica persona che sa di aver deluso è solamente se stesso. In conclusione, però, ammette di essere orgoglioso di quello che ha dato alle persone. Soprattutto soldi: quasi un milione di sterline a 10 diversi enti di beneficenza, in silenzio. “Non mi arrendo, lo farò solo quando sarò in una bara”