Luciano D’Amico crede nella vittoria alle regionali in Abruzzo. E in un’intervista a ‘La Notizia’ svela ancora una volta le priorità del suo programma.
L’Abruzzo una nuova Sardegna. E’ questo l’obiettivo di Luciano D’Amico alle prossime elezioni regionali. Un traguardo non semplice da raggiungere considerando che stiamo parlando di due situazioni completamente differenti. Ma le ultime notizie, che arrivano direttamente dalla coalizione di centrosinistra, parlano di un testa a testa tra i due candidati.
E, intervistato da La Notizia, D’Amico ribadisce la sfida al centrodestra: “Noi in questi mesi abbiamo ascoltato i cittadini. Dall’altra parte viene raccontata una realtà completamente differente. Hanno addirittura negato che esiste il problema di liste d’attesa nel servizio sanitario pubblico“.
Il centrosinistra punta a riprendersi l’Abruzzo dopo cinque di assenza. Per farlo si è deciso di affidarsi a D’Amico e ad una coalizione molto larga. E proprio il candidato al quotidiano nazionale svela quali sono le priorità di un programma. Tra queste c’è sicuramente il lavoro visto che “senza di questo i giovani non possono avverare i propri sogni di vita in regione“.
Poi un piano anche per il trasporto pubblico. La grande novità sembra rappresentata dalla proposta di rendere gratuiti i mezzi. Non può mancare naturalmente un passaggio sulla medicina territoriale, tema ormai da tempo al centro del dibattito nazionale.
Il 10 marzo, quindi, gli abruzzesi saranno chiamati al voto e tra loro c’è anche la scrittrice Donatella Di Pierantonio. Intercettata dai microfoni de La Repubblica, l’autrice ha confermato la propria intenzione di andare a votare, ma naturalmente non si è sbilanciata.
“Ancora non so come voterò, ma avverto un fastidio tra la gente – ammette la Di Pierantonio – ed è quello di questa processione di leader nazionali che poi non si vedranno più“. Per la scrittrice le elezioni saranno decisive per rilanciare il Paese dopo anni di difficoltà dovute sia alla malasanità che all’addio dei giovani per cercare fortuna altrove.