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Politica

Dossieraggio, Martelli dubbioso: “A quale scopo?”

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Cristiano

Nel corso di una intervista che ha rilasciato al ‘Quotidiano Nazionale’ è intervenuto l’ex ministro della Giustizia, Claudio Martelli 

Uno degli argomenti principali, di questi giorni, che sta inevitabilmente catturando l’attenzione del nostro Paese non può che essere quello relativo al ‘Dossieraggio‘. In merito a ciò ha voluto esprimere il suo pensiero anche l’ex ministro della Giustizia, Claudio Martelli. Quest’ultimo è intervenuto rilasciando una intervista ai microfoni del ‘Quotidiano Nazionale‘. Nel ’92, con la collaborazione di Giovanni Falcone, fece nascere la ‘Direzione Nazionale Antimafia‘.

L’ex ministro della Giustizia, Claudio Martelli (Ansa Foto) Notizie.com

La stessa che adesso è vittima di trafugamenti di informazioni dal suo stesso interno. Un primo impatto che, l’ex ministro, definisce tragico. Tanto da giudicarlo un capitolo enorme per la criminalità. Quello che lo colpisce in particolare è il coinvolgimento della Dna. Ci ha tenuto a precisare, però, che fino a questo momento ci sono solamente dei sospetti e che non si sa ancora quali accuse siano state formulate. Non sa se Striano sia già inquisito e se a breve lo sarà anche Laudati.

Dossieraggio, Martelli: “Possibile che Striano abbia agito da solo?”

Anche nelle parole del procuratore di Perugia, Raffaele Cantone, non riesce a trovare riscontro. Quest’ultimo, infatti, in Commissione Antimafia ha parlato di numeri definiti “inquietanti” in merito ai dati che sono stati estrapolati. Martelli non riesce a capire, però, quale sia lo scopo di tutto questo. Nemmeno se ci sono indizi di reato o meno. Per lui il reato è quello di trafugare. “In genere chi fa queste cose è a forte rischio di essere scoperto. Anche perché ci hanno messo un minuto a trovare Striano che poi ha tirato in ballo Laudati“.

L’ex ministro della Giustizia, Claudio Martelli (Ansa Foto) Notizie.com

Resta da capire, quindi, quale sia lo scopo sia dell’ufficiale della Guardia di Finanza e del magistrato antimafia abbiano trafugato dei dati coperti. Fino a questo momento non sono stati trovati riscontri di pagamento a Striano, allo stesso tempo Martelli precisa che non è detto che le tracce di soldi possano essere evidenti. Se non ci sono, appunto, queste tracce l’ex ministro spinge sul fatto che bisogna chiedersi quale sia lo scopo di tutto questo.

Afferma che c’è un problema (non di poco conto) per quanto riguarda la cyber-sicurezza e di rafforzamento delle procedure per quanto riguarda l’accesso ai dati del Dna. Si aspetta che i responsabili spieghino come sia potuto accadere una cosa del genere. Esclude anche il fatto che possa essere stato solamente Striano a compiere il tutto.

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