Guerra in Ucraina, la Russia “tranquillizza” Volodymyr Zelensky: fanno sapere che l’intenzione non è assolutamente quella di uccidere il presidente ucraino
Un conflitto che sta andando avanti da più di due anni, arrivando precisamente al giorno 745. L’Ucraina non ha alcuna intenzione di arrendersi, anche se sta incontrando più di qualche difficoltà. Tanto da continuare a pressare l’Unione Europea, la Nato e gli Stati Uniti D’America ad avere quante più armi e forniture militari possibili per difendersi dai continui attacchi. Dall’altra parte c’è invece una Russia che, passo dopo passo, continua la sua avanzata.
Sia da una parte che dall’altra continuano a perdere moltissimi uomini. Il bilancio è a dir poco terrificante: più di 100mila soldati (sia ucraini che russi). Nel frattempo, dalla Russia, tendono a “tranquillizzare” il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Parole che arrivano direttamente dal primo vice rappresentante permanente russo presso le Nazioni Unite, Dmitry Polyansky. Quest’ultimo ha ribadito che l’intenzione del Paese non è assolutamente quella di ucciderlo.
Lo stesso Polyansky ha continuato dicendo: “Pensate davvero che se volevamo colpire il corteo d’auto di Zelensky non ci saremmo riusciti? Provate a rispondere a questa domanda, ma siate onesti“. Un chiaro riferimento all’attacco missilistico che si è verificato nel cuore della notte di mercoledì. Proprio in quella giornata Zelensky aveva avuto un incontro, nella città portuale di Odessa, con il premier greco Kyriakos Mitsotakis. Nelle ultime ore, però, il ministero della Difesa di Mosca ha fatto sapere che le forze russe sono riuscite a distruggere 47 droni ucraini in 4 regioni del Paese.
Nel frattempo Zelensky spera di continuare a trovare appoggio da parte di un Paese che, però, non si è schierato né da una parte e né dall’altra. Vale a dire la Turchia di Receep Tayyip Erdogan. Il numero uno ucraino è volato, appunto, in Turchia per incontrarlo: “Sono grato alla Turchia per il suo sostegno affidabile all’Ucraina“. Lo stesso Erdogan non si arrende al fatto di voler provare a cercare la pace. Tanto è vero che si è detto pronto a ospitare negoziati di pace tra delegazioni di Kiev e Mosca.