Una sparizione di gruppo che porta con sé tanti dubi. Ma nelle ultime ore sarebbe spuntata una macabra ipotesi…
Quella che stiamo per vivere sembra una storia tratta da un film americano. Uno di quei gialli che tengono attaccati allo schermo, per individuare gli indizi e risalire al colpevole verso gli ultimi minuti della pellicola. Ognuno si fa una propria opinione. Tutti seguono una pista personale, per poi scoprire con grande sorpresa che era l’uomo meno atteso (spesso il maggiordomo) o quello insospettabile (chi astutamente aveva recitato nel migliore dei modi la propria parte). Questa, però, non è una narrazione rubata da un libro, ne frutto della fantasia di un qualche regista.
Quello avvenuto nel villaggio olandese di Dodewaard, nella provincia del Gelderland, è un fatto reale. Anche in questo contesto la tensione tra le vie del paese è palpabile, l’ansia di capire come si è arrivati a tutto questo si fa quotidianamente più forte. Ma cos’è successo? Per raccontarlo ci affidiamo a quanto scrivono i media olandesi, secondo i quali negli scorsi giorni una famiglia che viveva in affitto nella zona sopracitata è sparita. Tutti i componenti si troverebbero ora in un luogo sconosciuto, per motivi non rivelati, eccezion fatta per la figlia più grande: assente al momento della sparizione.
Le indagini e una macabra ipotesi
Un caso ai limiti del surreale, sul quale si alternano dubbi e quesiti provenienti tanto dai civili, quanto dalle forze dell’ordine. Quest’ultime sono a lavoro ormai da quasi una settimana. Immediatamente dopo la denuncia di scomparsa, si sono recati presso l’abitazione in cerca di prove che potessero far valere una pista, piuttosto che un’altra. Ma quello che hanno trovato non è stato sufficiente. Tra gli indizi maggiormente interessanti c’è quello dell’automobile. La famiglia, infatti, possedeva due macchine: una prima nera, sulla quale sono probabilmente fuggiti, e una rossa che è stata presa in custodia. La casa ora si trova sigillata, addetti ai lavori hanno anche portato via alcuni animali presenti all’interno (come pesci o uccelli).
Gli investigatori studiano e percorrono più strade. L’assenza di una delle due vetture potrebbe lasciar intendere che non siano stati portati via o che, comunque, ogni tipo di episodio non si allarghi a persone esterne al nucleo familiare. Lo scorso martedì i poliziotti sono riusciti a mettersi in contatto con il padre. Questo ha prontamente risposto alle domande, senza però riferire nulla sul motivo della fuga o il luogo in cui attualmente si trovano. Un’omertà che ha creato non pochi sospetti e che, negli ultimi giorni, avrebbe aperto a una macabra possibilità prima non calcolata. La fuga a bordo di una macchina, infatti, non esclude obbligatoriamente il rapimento. Anzi, quel che riportano i media olandesi, è che tra le piste maggiormente considerate oggi dalla polizia ci sarebbe proprio quella del rapimento familiare e, quindi, la decisione da parte del padre di portare via con la forza la sua famiglia. Tra le mete possibili, forse per le sue origini arabe, ci sarebbe la Turchia, al quale il governo olandese sarebbe pronto a chiedere una mano per risolvere questo spaventoso caso.
