Gianluca Cantalamessa, senatore della Lega e componente della Commissione parlamentare antimafia, in un’intervista al ‘Quotidiano Nazionale’ parla del dossieraggio.
Il dossieraggio continua a tenere banco nella discussione politica. Nei giorni scorsi ci sono state le audizioni di Cantone e Melillo per chiarire meglio alcuni passaggi di questa vicenda. Dichiarazioni che hanno confermato la presenza di altre persone dietro Striano e toccherà alla Procura di Perugia verificare chi sono i mandanti.
“Sono diverse le cose da chiarire – conferma Cantalamessa ai microfoni del Quotidiano Nazionale – bisogna prima individuare i mandanti e poi anche gli obiettivi di chi ha raccolto informazioni senza avere autorizzazioni“. Insomma, si tratta di una vicenda che potrebbe avere novità in davvero poco tempo e non ci resta che attendere i prossimi giorni per avere un quadro molto più chiaro su questa indagine.
Le indagini proseguono nel massimo riserbo
Le indagini della Procura di Perugia proseguono nel massimo riserbo. Le audizioni di Cantone e Melillo sono servite a ricostruire meglio la vicenda e capire i mandanti dietro le indagini autorizzate da Striano. Ad oggi, infatti, si è capito che il finanziere non si è mosso da solo e per questo motivo si dovrà identificare tutti i profili coinvolti nel dossieraggio.
Si tratta di un primo passaggio fondamentale per chiarire meglio l’accaduto. Subito dopo, come ammesso anche dallo stesso Cantalamessa, bisognerà capire i veri obiettivi dello spionaggio. Tutti punti fondamentali per avere un quadro più chiaro e chiudere una vicenda che ormai da tempo tiene banco sulle pagine di cronaca (e non solo).
Il dibattito politico non si ferma
Sulla vicenda non si ferma il dibattito politico tra maggioranza e opposizioni. Bisogna dire che la condanna bipartisan a quanto successo non è mancata, ma dal centrodestra hanno accusato duramente la Schlein di essere intervenuta sulla vicenda in ritardo. Naturalmente le novità sono attese nei prossimi giorni e, quindi, non sono esclusi nei prossimi giorni ulteriori attacchi tra governo e minoranza.