Matteo Manassero si sblocca. Dopo un lungo periodo di digiuno, l’azzurro finalmente torna al successo e guarda con fiducia al futuro.
E’ stato sempre considerato uno dei talenti del golf europeo (e non solo), ma Matteo Manassero non ha mai trovato quella continuità necessaria per confermarsi tra i grandi dopo i diversi successi da giovane. Nonostante questo, l’azzurro non ha mai mollato e in questo 10 marzo è arrivato un successo che interrompe un digiuno di 11 anni.
In Sudafrica Manassero è andato a conquistare il Johnsson Workwear Open con 262 colpi (68 61 67 66). Una vittoria che consente al nostro golfista di ritrovare il sorriso dopo un periodo non facile. Ora c’è la possibilità di cambiare pagina e magari provare nuovamente a riscrivere pagine di storia di questo sport come fatto tanti anni fa. Attualmente, infatti, è ancora il vincitore più giovane del DP World Tour.
La vittoria ha interrotto un digiuno durato 11 anni e, soprattutto, premia il duro lavoro fatto in questo periodo non facile. “E’ il giorno più bello su un campo da golf – il primo commento di Manassero, citato dall’Ansa, subito dopo il successo – questo sport presenta sempre delle difficoltà, ma se si affrontano e si superano, poi vedi la luce. E’ molto bello avere questo trofeo tra le mani“.
Ora l’azzurro nei prossimi giorni tornerà nuovamente in campo nella speranza di poter dare continuità a questo trionfo. Ma di certo la carriera di Manassero è arrivata alla svolta sperata dopo un lungo periodo complicato.
Il successo consente a Manassero di poter coltivare un altro grande sogno: quello di volare a Parigi. L’unica partecipazione ai Giochi risale al 2016 in Brasile. Poi le difficoltà non gli hanno permesso di poter nuovamente andare alle Olimpiadi. Ora c’è la possibilità di poter tornare ancora una volta a vestire la maglia azzurra. Naturalmente servirà continuità di risultati e le prossime settimane saranno decisive in questo senso.