“Il mondo è stato ad un passo dall’Armageddon”, arriva la clamorosa rivelazione che spiazza completamente tutti
Nessuno lo sapeva fino a questo momento ed il tutto è veramente scioccante. D’altronde non potrebbe essere altrimenti: il mondo ha rischiato seriamente di essere attaccato dall’incubo atomico. Proprio poco dopo lo scoppio del conflitto in Ucraina, due anni fa. Questo è quello che ha affermato, nelle ultime ore, Joe Biden. L’attuale presidente americano ne ha parlato nel corso un evento politico che si è svolto a New York pochi giorni fa, precisamente il 6 ottobre del 2022. Notizia che, successivamente, è stata riportata dal “New York Times“.
Si trattava della prima volta, dai missili di Cuba, che gli USA si sono trovati dinanzi ad una minaccia diretta dall’impiego di armi nucleari. Se due anni fa le continue minacce di Vladimir Putin nei confronti di Kiev e dell’Ucraina intera erano solamente un pericolo di dominio pubblico, adesso è stato reso noto da Washington anche quello che il numero uno del Cremlino era intenzionato a fare. Perché ha dichiarato quelle cose? Perché era così convinto?
Russia minacciò USA con bomba atomica, Biden fermò tutto
Biden afferma che si era accorto che qualcosa non stesse andando per il verso giusto dalle intercettazioni di comunicazioni classificate. Nelle stesse i militari russi parlavano dell’arsenale nucleare. La preoccupazione degli americani era che i russi potessero usare la notizia costruita ad arte di una “bomba sporca” ucraina come il pretesto per un attacco. In che modo? Con il lancio di un dispositivo tattico nucleare che avrebbe provocato non pochi danni e tantissime vittime.
Se si fosse verificato il tutto ci sarebbe stato un inevitabile “Armageddon“. In quella occasione, se tutto questo si fosse verificato, la Casa Bianca avrebbe reagito direttamente contro le unità russe. In cosa consisteva il piano degli USA? Biden incaricò il segretario di Stato generale, Anthony Blinken, il ministero della Difesa Lloyd J. Austin e il consigliere per la Sicurezza nazionale Jake Sullivan di contattare le controparti in quel di Mosca.
Mentre al cancelliere tedesco, Olaf Scholz (che in quel momento si trovava a Pechino), era stato chiesto di avvisare il numero uno della Cina Xi Jinping della clamorosa scoperta dell’intelligence americana e di ottenere una dichiarazione pubblica contro l’utilizzo di armi russe in Ucraina. In quella occasione il presidente cinese diede il suo “via libera”. Anche l’India sarebbe intervenuta in quel senso.
Tra gli incontri importanti spunta quello del novembre del 2022 che ha visto come protagonisti William Burns, direttore della Cia, e Sergei Naryshkin, capo dell’Svr (servizi segreti). In quel contesto l’americano rivelò che un attacco nucleare avrebbe determinato delle possibili ed inevitabili conseguenze nei confronti della Russia. La risposta ed il resto dei dettagli non furono mai forniti.