Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e deputato di Fratelli d’Italia, in esclusiva ai nostri microfoni sulle regionali in Abruzzo.
E’ il giorno del successo del centrodestra e di Marsilio alle elezioni regionali in Abruzzo. Ai nostri microfoni Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e deputato di Fratelli d’Italia, in esclusiva ai nostri microfoni commenta il risultato.
Onorevole Rampelli, da questa vittoria cosa ha imparato il centrodestra?
“Da questa vittoria abbiamo imparato già quello che sapevamo come Fratelli d’Italia. I successi non cadono dal cielo, si costruiscono con il lavoro, l’onestà, la credibilità, la coerenza, il coraggio“.
Mai neanche per un attimo, subito dopo la Sardegna, avete pensato che quell’effetto potesse spostare qualche voto?
“Se la campagna elettorale avesse mantenuto l’equilibrio, noi non avremmo avuto dubbi fino all’ultimo minuto. Diciamo che dopo le elezioni sarde il clima si è incattivito e l’opposizione ha scelto la via dell’aggressività, della calunnia, della menzogna, della diffamazione. Quindi quanto cerchi di incendiare le polveri c’è il rischio che qualcuno caschi nella trappola“.
Avete più voi sottovalutato le opposizioni nella tornata elettorale della Sardegna oppure l’errore più grande lo ha commesso adesso il campo largo sopravvalutando quella vittoria.
“Noi non abbiamo grandissimi errori nelle elezioni sarde perché Solinas non aveva grandi consensi. L’unica autocritica che possiamo fare è quella di essere partiti in ritardo”.
Forza Italia è sempre più centro di questa coalizione e ago della bilancia tra FdI e Lega?
“Io non credo che la Lega abbia fatto un brutto risultato. Rispetto ai sondaggi più recenti il partito di Salvini ha fatto un piccolo passo in avanti. Forza Italia ha avuto un risultato ottimo considerando anche che è in una fase di costruzione di una forza politica senza il loro leader indiscusso come Berlusconi”.
Intervista a cura della nostra inviata Luigia Luciani