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Politica

Inchiesta Perugia e l’ombra degli “spioni” sulla nascita del governo di centrodestra

Published by
Giovanna Sorrentino

L’inchiesta della Procura di Perugia sul presunto dossieraggio si arricchisce di dettagli, dopo l’audizione del procuratore Cantone.

Il dato che viene fuori è che la maggior parte dei politici “spiati” dal finanziere Pasquale Striano, sono di centrodestra. E il numero dei dati controllati aumenta a ridosso dei momenti politicamente salienti.

Inchiesta Perugia e l’ombra degli “spioni” sulla nascita del governo di centrodestra (Ansa Foto) – notizie.com

Come riporta Il Giornale, il 22 luglio 2022 sarebbe stato il turno di Andrea Delmastro. Un mese dopo, il 22 agosto, quello di Chiara Colosimo e il 25 agosto di Marta Fascina. Il 20 ottobre, sarebbe stato spiato Tommaso Foti. All’epoca dei fatti erano tutti possibili candidati del centrodestra alle politiche, dopo le dimissioni di Mario Draghi (il 21 luglio).

I documenti, ovviamente riservati, sarebbero stati prelevati dalle banche dati della Procura nazionale antimafia da Striano e passati a uno dei giornalisti indagati.

Il ministro della Difesa, Guido Crosetto (Ansa Foto) Notizie.com

Un fatto simile si verifica tre mesi dopo, a ottobre, quando Giorgia Meloni era stata incaricata di formare il governo. Gli spiati sarebbero stati i futuri ministri Guido Crosetto, Gilberto Pichetto Fratin, Giuseppe Valditara, Marina Calderone e Giovanbattista Fazzolari.

Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, a Il Giornale parla di “mandanti, che ad oggi restano ancora occulti”. A quale scopo sono stati spiati i politici? Per conto di chi? Sono tutte domande a cui dovrà rispondere la magistratura.

Foti a Il Giornale: “Tema di sicurezza nazionale”

Io mi fermo ai fatti – aggiunge Foti a Il Giornale – e a quanto il procuratore di Perugia ha detto alla commissione Antimafia. Se ci sono cinquantamila file sottratti, se siamo davanti come dice Cantone a un mercato di notizie riservate, vuol dire che la situazione è più drammatica di quanto emerso finora. Se c’è un mercato vuole dire che ci sono dei venditori ma anche dei compratori. Se sono stati acquisiti illegalmente i dati di diecimila italiani bisogna capire in mano a chi sono finiti. Non è un problema che riguarda solo una parte politica. L’audizione di Cantone e del procuratore nazionale Giovanni Melillo al Copasir, dimostra che il tema riguarda la sicurezza nazionale”. 

“Agli atti ci sono chat vuote”

Quanto emerso dall’inchiesta rischia di essere solo una parte di quanto accaduto. “Una parte di verità – aggiunge Foti a Il Giornale – rischiamo di non saperla mai, ed è il materiale che era di competenza della Procura di Roma dove per primo era approdato il fascicolo. Gli accertamenti però sono stati compiuti lasciando uno spazio temporale in cui una parte di materiale è potuta sparire. Ne possiamo avere praticamente la certezza, perché agli atti ci sono chat vuote. Ma chi è chi si manda una chat vuota?”. 

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Giovanna Sorrentino