“Ci sono continui tentativi di farci apparire in guerra tra noi, ma in realtà nella coalizione c’è grande armonia e unità di intenti”.
A dirlo ai nostri microfoni è Raffaele Nevi, vicepresidente di Forza Italia alla Camera dei deputati. I numeri delle elezioni in Abruzzo sono a favore degli azzurri, che con il 13,44% dei voti si attesta come secondo partito del centrodestra. Prima c’è Fratelli d’Italia con il 24,10 e dopo la Lega con il 7,56%.
D’accordo con il leader degli azzurri Antonio Tajani, Nevi evidenzia che la crescita del partito non è “contro” il Carroccio, ma mira all’elettorato che sta in mezzo tra Schlein e Meloni.
“La vittoria di Marco Marsilio è chiara e netta e va al di là delle aspettative: negli ultimi giorni il tamtam mediatico aveva fatto emergere un po’ di paura, parlando di sorpasso e testa a testa. La situazione invece è andata nel verso giusto e anche con un distacco molto netto che conferma innanzitutto che il centrodestra in Abruzzo ha governato bene, ma anche che Forza Italia è un partito attrattivo che aggiunge alla coalizione consensi dell’area moderata”.
Forza Italia è uno dei partiti che sono cresciuti di più.
“È un dato vero. Evidentemente ha attirato i voti dell’elettorato di centrosinistra”.
Come mai?
“Abbiamo governato bene e abbiamo un buon radicamento territoriale in Abruzzo, oltre che persone di qualità. Sicuramente poi, ha inciso il clima positivo che si è creato intorno a FI in questi ultimi mesi e che percepiamo in tutta Italia. Un clima che ha generato anche un avvicinamento degli elettori che si erano allontanati. Hanno capito che Forza Italia è un partito che ha un futuro, idee chiare e ben definite”.
Il risultato del voto in Abruzzo – e il risultato degli azzurri – può incidere anche nelle altre Regioni, ad esempio in Basilicata, dove le elezioni regionali sono vicine?
“Il voto in Abruzzo certamente influisce sul clima positivo che c’è intorno a FI e ci dà una spinta molto forte ad andare avanti con maggiore determinazione, nella linea tracciata da Tajani. Il partito è una forza politica attenta al territorio, che ha a cuore gli interessi del Paese, sulla linea dell’atlantismo e dell’europeismo, con una grande attenzione alle realtà produttive e al lavoro. Rilanciando su questi temi, pensiamo che ci sia un grande spazio da occupare tra Schlein e Meloni, come dice sempre Tajani: non è solo il centro. È un’area più vasta in cui sicuramente ci può essere attenzione per valori, idee e progetti che portiamo avanti”.
Il ministro Antonio Tajani ha dichiarato che non ci sono lotte interne alla coalizione con la Lega e che FI è aperto ad altre forze di centro.
“C’è un continuo tentativo di farci apparire in guerra tra noi, ma in realtà le cose vanno molto bene: nella coalizione c’è grande armonia, unità di intenti, un programma chiaro sulla base del quale siamo stati eletti e vogliamo andare avanti. Siamo consapevoli che questa alleanza deve esserci ovunque, quindi anche nei Comuni e nelle Regioni, e che è necessario non accontentarsi, allargando ancora di più gli orizzonti e il consenso. Da qui, l’appello alle forze che hanno a cuore i nostri valori ed idee di aggiungersi a noi per rafforzare l’anima liberale e riformista del centrodestra”.
La sua è una chiamata a Italia Viva e Azione?
“Sì, Italia viva, Azione e tutte le forze aperte alle idee liberali e riformiste. Penso che Forza Italia possa essere il contenitore ideale per questo”.