Caso Consip, assolti Lotti ed il papà di Renzi. L’ex premier ne ha parlato in una lunga intervista che ha rilasciato al ‘Quotidiano Nazionale’
Alla fine il caso “Consip” si è concluso con 8 assoluzioni e 2 condanne. Questa la decisione presa dai giudici del Tribunale di Roma. Colpevoli Gian Paolo Scafarto ed il colonnello Alessandro Sessa. Tra gli assolti spuntano i nomi dell’ex ministro Luca Lotti e Tiziano Renzi, papà di Matteo. In merito a questa notizia proprio il numero uno di “Italia Viva” è stato intercettato dai microfoni del ‘Quotidiano Nazionale‘ dove ha voluto esprimere le proprie sensazioni. Un mix di gioia, ma soprattutto di rabbia.
Una sensazione che l’ex presidente del Consiglio giudica “strana” ma, allo stesso tempo, rivela di essere molto contento per l’assoluzione dei suoi amici. Non nasconde, però, un filo di arrabbiatura nei confronti dei giudici che hanno sì assolto persone vicine a lui, ma hanno condannato due carabinieri che avrebbero cercato di incastrarlo. “Hanno costruito contro di noi una montagna di accuse false e calunniose, forse non è chiaro a tutti quello che è successo“.
Caso Consip, Renzi: “Lotti? Non abbiamo rotto per questa vicenda, ma…”
Una vicenda che ha inevitabilmente condizionato la vita della sua famiglia ma anche la sua. In particolar modo nel mondo della politica dove è stato massacrato dai media ed accusato più volte. “Provate a pensare che cosa succede quando ti arrestano i genitori, indagano mezza famiglia, accusandoli di scandali che non sono mai esistiti. Il vero scandalo Consip sta nella montatura che ne è stata fatta” si sfoga l’ex premier. Una vita cambiata per il padre che, fino a 65 anni, non ha mai avuto alcun tipo di problema con la giustizia.
Una volta che era diventato premier, però, è stato indagato a Genova e poi il caso fu archiviato. Poi a Roma e successivamente assolto. Stessa cosa a Firenze e poi caro archiviato. Ammette che ad aiutare i suoi genitori è stata la loro grande fede e che non hanno mai perso la speranza visto che si sono sempre considerati innocenti. Dito puntato contro la sinistra giudiziaria che, secondo Renzi, avrebbe utilizzato Consip per riprendersi la Ditta. Plausi, invece, a Matteo Orfini giudicato l’unica persona a dire la verità.
Da Salvini e Meloni nessun commento, solo dal presidente del Senato Ignazio La Russa che ha espresso solidarietà. Con Luca Lotti ammette che le strade si sono divise non per questa vicenda, ma per natura politica: uno ha deciso di restare nel Partito Democratico mentre l’altro ha fondato ‘Italia Viva’. In conclusione ha svelato anche il motivo della loro “rottura”: “Lui ha pensato che il Pd fosse sempre il nostro Pd, garantista, ma non è più quello di prima. È giustizialista“.