La biologia continua a fare enormi passi avanti: sono state scoperte più di cento nuove misteriose specie marine
Il mare è da sempre un mistero. L’essere umano nella sua stori è stato sempre pervaso da un sentimento di scoperta, dal viaggiare per vedere, imbattersi in cose nuove. Sulla terra ferma le scoperte da fare sono ancora migliaia, ma niente in confronto a quel mondo sconosciuto che si trova sotto un manto blu e azzurro. Il mare nei nostri confronti esprime una forza attrattiva che forse nient’altro, a livello naturale, è in grado di pareggiare. Quella consapevolezza socratica, quel sapere di non sapere, è la caratteristica che probabilmente lo rende ancor più bello e interessante.
Quotidianamente vengono condotti studi, si cerca di raggiungere i fondali più angusti, muoversi nel buio di un luogo che indisturbato da milioni di anni muta e si adatta sotto ai nostri piedi. Cosa nasconde quella enorme massa? Cosa c’è sotto quell’azzurro velo che mostra e allo stesso tempo cela la realtà, deformandola o oscurandola? Sono queste le domande alle quali i biologi cercano risposte. Ogni giorno una nuova scoperta ci ‘immerge’ sempre più in questo paradiso così misterioso, ma ci fornisce anche elementi per amare ancor di più quello che il pianeta Terra è capace di offrirci.
In questo senso, hanno fatto scalpore le rivelazioni fatte da alcuni scienziati nei mari della Nuova Zelanda. Presso le Isole Bounty, questi avrebbero rinvenuto centinaia di nuove forme marine presenti sotto l’acqua. Tra queste si annoverano pesci, ma anche polpi e coralli. Immergendosi a circa 4.800 metri di profondità sono riusciti a raccogliere circa 1.800 campioni da analizzare. Alcuni di questi appartenevano a specie già conosciute, altri invece hanno lasciato sorprese anche gli esperti. Prima di condividere ufficialmente quanto scoperto, queste saranno analizzate e studiate con l’obiettivo di scoprirne dettagli sulla vita, sulle abitudini e sulla funzione nel ciclo naturale.
“Sembra che abbiamo scoperto molte nuove specie. Quando tutto sarà stato esplorato, avremo circa un centinaio di specie in più” – spiega impressionato Alex Rogers, direttore dell’Ocean Census – “Ciò che ci ha davvero sorpreso è che quella scoperta ha portato alla luce anche nuovi pesci. Penso che abbiamo trovato tre nuove specie“. Ad aggiungere ulteriori informazioni ci ha pensato la biologa Sadie Mills: “Abbiamo scoperto tanti nuovi habitat e specie. Dai pesci alle lumache, dai coralli ai cetrioli di mare“. E la ricerca non si ferma qui. Gli addetti hanno spiegato di aver analizzato solo una parte della zona e che presto ne avverranno delle altre: “Per quanto sorprendente sia la nostra scoperta, sappiamo di aver esplorato solo una frazione dell’area circostante le Isole Bounty. C’è un intero mondo là fuori che attende di essere esplorato ulteriormente“.