La segretaria del Partito Democratica è convinta di riuscire a superare la Premier: “Servono candidati credibili e un progetto serio”
Dalle stelle alle quasi stalle nel giro di una decina di giorni. Dall’entusiasmo, forse troppo acceso, per la vittoria della Todde in Sardegna al bagno di polvere per quanto accaduto in Abruzzo. Non è stato facile accettare il verdetto da parte di Elly Schlein che, nonostante la sconfitta, ha un entusiasmo che sembra quasi inverosimile per quanto è capitato nelle ultime ore con la vittoria schiacciante di Marsilio, considerando il cauto ottimismo delle ultime ore prima del voto. “Abbiamo perso, ma è anche vero che in Europa è stato raggiunto l’accordo sui diritti dei lavoratori delle piattaforme, una battaglia nostra e dello stesso Nicolas Schmit, il commissario al Lavoro che è anche il candidato del Pse alla guida della Commissione Ue“, ha detto subito la segretaria del Pd a Repubblica, forse mascherando al meglio la delusione per quanto accaduto in Abruzzo.
Nonostante ci sia un’atmosfera non proprio soddisfatta per quanto è appena successo in Abruzzo, la Schlein non parla assolutamente di fallimento del campo progressista, anzi sembra quasi l’esatto contrario da come parla e da come si esprime. “Di sicuro io non demordo e non mollo, anche perché l’alleanza fra tutte le forze d’opposizione è un percorso avviato, sono sicura che ce la faremo“, le parole di Elly che sembra aver ritrovato una forza e un vigore maggiore rispetto a quanto accaduto con Marsilio e forse ancora di più rispetto a Marsilio. “In Abruzzo siamo stati sconfitti, ma qualche mese fa nessuno poteva immaginare che quella regione fosse contendibile e questo è già quasi un successo”, le parole della Schlein.
Soddisfatto, nonostante tutto, anche l’altro elemento di spicco del Pd di Schlein, Francesco Boccia che avvisa i competitor: “Abbiamo raggiunto dei buoni risultati, anche se si dice il contrario perché il Pd targato Schlein ha una sua identità ben precisa e questo è quello che conta allo stato attuale delle cose, basta proseguire su questa strada, senza strappi e cercare di trovare dei punti in comune. Insieme si può vincere, e questo l’abbiamo capito tutti”
Se ti sei messo d’accordo prima sulle priorità, puoi governare e pure bene. L’avremmo fatto in Abruzzo se avessimo vinto, lo facciamo a Foggia, lo faremo in Sardegna. L’importante è la coerenza del messaggio: il seme sul quale far germogliare la coalizione di centrosinistra