Intelligenza artificiale: cosa prevede la strategia italiana che parte da 1 miliardo

Intelligenza artificiale: a pochi giorni dal G7 sul digitale che si terrà a Trento, il governo sta cominciando a impostare alcune iniziative. 

La premier Giorgia Meloni, in un intervento video durante un evento del Dipartimento per la trasformazione digitale, ha parlato di un programma di lavoro che prevede il contributo di Cdp Venture Capital pari a 1 miliardi.

Intelligenza artificiale: cosa prevede la strategia italiana che parte da 1 miliardo
Intelligenza artificiale: cosa prevede la strategia italiana che parte da 1 miliardo (Ansa Foto) – notizie.com

L’investimento sarà declinato nel piano industriale ad aprile attraverso i vari fondi Cdp Venture, che avrà un effetto di attrazione sul marcato di 2 miliardi, per un totale di 3 miliardi. Le aree di intervento riguarderanno il trasferimento tecnologico, finanziamento di operazioni early stage e creazione di un campione nazionale per il large language model italiano.

Proprio questo aspetto è quello più attenzionato dagli addetti ai lavori. Alessio Butti, sottosegretario alla presidenza al Consiglio con delega all’Innovazione, ha sottolineato il concetto di “cooperazione” tra pubblica amministrazione, imprese tecnologiche, piattaforme internet, start up e partecipate statali. Poste Italiane ed Enel potrebbero avere un ruolo importante nell’IA italiana.

Cosa prevede il ddl sull’IA

Cosa prevede il ddl sull'IA
Cosa prevede il ddl sull’IA (Ansa Foto) – notizie.com

Come spiega Il Sole 24 ore, il disegno di legge sull’intelligenza artificiale potrebbe arrivare presto, subito dopo il G7. Conterrà anche il Fondo per il venture capital da 150 milioni, co-finanziato da Dipartimento e Agenzia per la cybersecurity, rivolto alle start up.

I punti di debolezza

Gli interventi in programma valgono tra 1 e 1,2 miliardi e per ulteriori investimenti ci si rivolgerà ai privati. I punti di debolezza su cui lavorare sono molti, come spiega Roberto Viola, direttore generale Connect della Commissione europea. Primo tra tutti, il fatto che l’Italia ha solo il 4% delle start up rispetto all’Europa, a fronte del 10-14% di Francia e Germania.

Oltre alle risorse, ci sono anche altri aspetti. Alcune di essi verranno affrontari nel ddl che arriverà a breve, come le “misure per la tutela dei dati personali e per intercettare talenti creativi sin dall’età scolare”, dice Butti, come riporta Il Sole 24 ore. Il sottosegretario parla anche di integrazione della normativa del golden power, per far fronte alle esigenze di sicurezza nazionale e interesse strategico.

Dovranno essere affidati compiti di vigilanza, controllo e sanzione a due agenzie che fanno capo a Palazzo Chigi: l’Agenzia per il digitale e quella per la cybersecurity. Dovrebbe poi essere creata una Fondazione, sempre nell’ambito della presidenza del Consiglio, che si occupi della iniziative sull’IA e attragga fondi privati.

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