“La riforma fiscale non e’ solo un ammasso di regole ma uno dei perni attorno ai quali ruota il tessuto economico della nazione, uno degli strumenti attraverso i quali lo Stato puo’ prosperare. Si mette le aziende nelle condizioni migliori per produrre ricchezza”. Così il premier Meloni durante il convegno alla Camera sulla Riforma fiscale
Passata la sbornia post regionali in Abruzzo, e prima di rituffarsi nella campagna elettorale per la Basilicata (ma sempre con vista europee a giugno), il Governo Meloni presenta in conferenza stampa alla Camera dei deputati, la sua riforma fiscale.
Ad introdurla le parole del Presidente del Consiglio, che siede in platea accanto al ministro Nordio. Fitta la rassegna stampa in questi giorni, secondo la quale tra il guardasigilli e il capo dell’esecutivo ci sarebbe una certa tensione. Ma restando invece sui temi più aderenti ad uno degli argomenti di giornata, Meloni nel prendere parola durante il suo discorso, prova a ribaltare la narrazione di chi, in queste settimane ha manifestato dubbi e contrarietà rispetto alla medesima riforma.
“La riforma fiscale “e’ fondamentale per lo sviluppo e il benessere di questa Nazione”, e’ “al centro di questo governo. Le crisi diventano occasioni. Ci viene imposto di dare risposte coraggiose e strutturali. Il fisco e’ una delle prime materie affrontate” dall’esecutivo, “ci poniamo l’obiettivo di disegnare una nuova Italia”, osserva il Presidente del Consiglio durante il convegno della Camera. “La riforma fiscale non e’ solo un ammasso di regole ma uno dei perni attorno ai quali ruota il tessuto economico della nazione, uno degli strumenti attraverso i quali lo Stato puo’ prosperare. Si mette le aziende nelle condizioni migliori per produrre ricchezza”. Prosegue ancora Meloni, “Lo Stato deve essere “come un buon padre di famiglia”. Abbiamo voluto una riforma organica, niente spot”, aggiunge. “Non penso che le tasse siano una cosa bellissima, le risorse che arrivano dai prelievi non possono essere utilizzate in modo irresponsabile per garantire facile consenso”.
“Non abbiamo amici a cui fare favori, gli unici amici sono gli italiani onesti”, “il messaggio del governo” e’ che “non c’e’ spazio per fare il furbo ma chi e’ onesto e si trova in difficolta’ merita di essere aiutato”, sottolinea ancora il capo del governo. “Il 2023 e’ stato un anno record nella lotta all’evasione fiscale. Ci hanno accusato di voler aiutare le evasioni”, di condoni, “a smentire queste accuse sono i numeri”. Meloni inoltre si è detta orgogliosa “che questo governo ha messo mano alla riforma fiscale “dopo che era rimasta per cinquant’anni nel cassetto”. La premier ha poi ribadito come la riforma non sia l’obiettivo di questo governo” o di un singolo partito, “ma del Paese”. “Dalla parte nostra abbiamo il tempo a disposizione, abbiamo all’orizzonte” un lavoro di un’intera legislatura. Perchè, spiega ancora Meloni, “Il nostro obiettivo è la riduzione generalizza della pressione che grava su famiglie e imprese. A questo scopo “abbiamo approvato la legge delega, a cui diamo rapida attuazione. Sono passati sette mesi, abbiamo varato dieci decreti attuativi di cui otto già approvati in via definitiva”.
Insomma il messaggio che il presidente del Consiglio vuole far recapitare alla nazione è uno e uno soltanto, al di là dei tecnicismi di una materia così ostica e odiata dagli italiani: “Le sanzioni sul fisco che avevamo erano vessatorie e inutili. Il fisco viene visto ora come un alleato nella crescita e nello sviluppo. La riforma fiscale e’ solo l’inizio di un percorso, lavoreremo per avere un fisco sempre piu’ giusto”.