La Guardia di Finanza in queste ultime ore ha effettuato un blitz. Diverse le persone finite in manette e le accuse contestate sono pesanti.
Le prime ore di questo giovedì 14 marzo hanno visto la Guardia di Finanza di Cerignola e la polizia di Foggia protagoniste di un blitz molto importante proprio nella provincia pugliese. Diverse le persone finite in carcere mentre altri sono indagati e la loro posizione sarà vagliata nei dettagli nei prossimi giorni.
Le accuse nei confronti delle persone coinvolte in questa vicenda sono pesanti. Gli accertamenti proseguiranno per capire meglio la posizione dei coinvolti ed eventualmente individuare altri profili che hanno fatto parte di questa frode nei confronti dello Stato.
Cosa è successo
Ma cosa è successo? Stando a quanto riportato dall’Ansa, imprenditori, consulenti e pubblici ufficiali hanno dato vita ad una frode milionaria su finti braccanti. In particolare, sono due i filoni aperti dalla Procura di Foggia. Il primo riguarda una truffa previdenziale ed assistenziale fatta da quattro società mai realmente esistita. Queste hanno assunto 647 falsi braccianti e ricevuto sussidi per una cifra complessiva di due milioni di euro.
La seconda parte dell’inchiesta riguarda l’ingresso nel nostro territorio di extracomunitari mediate delle assunzioni false. Il tutto naturalmente è arrivato dietro un pagamento. Complessivamente si tratta di una frode di cinque milioni di euro. Ora sono in corso le indagini per accertare meglio la posizione coinvolte in questa vicenda.
Undici le persone arrestate
Il blitz della Guardia di Finanza ha portato all’arresto di undici persone tra imprenditori, professionisti e funzionari pubblici. Altri quattro attualmente si trovano ai domiciliari. Per uno è stato emesso il divieto di dimora in provincia di Foggia. Per le ultime quattro persone coinvolte in questa vicenda si è deciso lo stop dell’esercizio delle attività imprenditoriali.
Le accuse nei loro confronti sono molto pesanti. Si parla, infatti, di associazione a delinquere, truffa aggravata, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina peculato, riciclaggio, falso in atto pubblico, contraffazione di sigilli e traffico di influenze illecite.