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Cronaca

Giocatore della Roma diffonde video hard di una dipendente, il club la caccia: è bufera

Published by
Daniele Magliocchetti

Una decisione che ha lasciato interdetti in parecchi, una vicenda diventata virale, tanto che ha indignato anche le deputate donne in Parlamento, decise a intervenire

Una storia che fa ribrezzo, che sta facendo discutere mezza Italia. E che fa arrabbiare allo stesso tempo, tanto che è arrivata fino in Parlamento, pronto a intervenire in tempi rapidissimi. Ma di cosa parliamo esattamente? Di una ragazza che lavora nel marketing della Roma, di una dipendente, a cui un giovane calciatore le ha chiesto in prestito il telefonino per fare una telefonata, ma forse era una scusa, perché è stato talmente veloce da rubarle un video intimo privato e mandarselo a se stesso. Poi lui, probabilmente per fare il gradasso e farsi bello davanti ai suoi compagni, l’ha inviato al resto della squadra. Ci ha messo poco a diventare virale all’interno della Roma stessa, forse anche quelli della prima squadra l’hanno visto. Insomma tutti. Una cosa che internamente sapevano in tanti e alla fine è arrivato il provvedimento della società nei confronti della ragazza stessa: cacciata seduta stante appena è stata presa la decisione.

Un’immagine di una ragazza che viene ripresa col cellullare (Facebook Notizie.com)

Era un video di questa ragazza in atteggiamenti intimi col fidanzato. Era un video privato. Ora non lo è più. A Trigoria l’hanno visto tutti. Sempre a Trigoria sanno da tempo che il vero colpevole, il responsabile di questo atto vergognoso e indegno è il ragazzo che, quando l’ha rubato era anche minorenne, ma la Roma, nonostante avesse tutto sul tavolo per capire come era la situazione, ha deciso di intraprendere la via più sciocca e più ingiusta di tutte, ovvero di prendersela con la ragazza che, alla fine di tutto, era l’unica che non c’entrava niente. Anzi si è fidata e alla fine ne ha pagato le conseguenze. Per fortuna che, oltre ad essere dipendente e amava il suo lavoro, era anche tifosa della Roma (e lo è ancora a meno che questa storia non le abbia fatto venire il voltastomaco anche per quel che riguarda il tifo).

 

La sede e gli uffici dell’As Roma (Ansa Notizie.com)

Licenziata in tronco, senza alcun preavviso e perfino accompagnata alla porta nel vero senso della parola. “Incompatibiità ambientale”, ha scritto l’avvocato Lorenzo Vitali, uno degli avvocati della Roma, viene descritto come un responsabile legale molto molto forte e con molto potere in città, ma se le cose stanno così come vengono descritte, forse non è che sia stato così saggio dal punto di vista legale, anche perché è una storia che fa acqua da tutte le parti e l’ultima persona con la quale bisognava prendersela era proprio la povera ragazza.

E fa specie, se non proprio sensazione, per non dire altro, che la Roma al comando abbia una donna come la Ceo di nazionalità greca, Lina Souloukou che, ancora adesso e a distanza di mesi, visto che è una vicenda che va avanti da ottobre, è rimasta in silenzio totale. Di ghiaccio. C’ stata una totale “incompatibilità della prosecuzione del Suo rapporto di lavoro con il sereno e regolare andamento dell’attività della Società”, assicurando alla ragazza, che ha una trentina d’anni, il pagamento dell’indennità di mancato preavviso. E ci mancherebbe pure anche se, considerata la storia, se tutto sarà confermato e se il legale della ragazza si decide, l’ex dipendente rischia di costare quanto o più di un calciatore della prima suqadra.

Ci sono tutti gli estremi per richiedere non solo il reintegro, ma anche e soprattutto un risarcimento milionario. La ragazza ha subito varie vessazioni e anche diversi reati, tanto che oltre alla Roma chiederà i danni anche al giovane calciatore che, a breve, potrebbe anche esordire in serie A. I fatti risalgono allo scorso autunno, con il video che sarebbe circolato per diverse settimane, con il timore che possa essere anche uscito fuori dalle mura di Trigoria. Una vicenda che ha fatto il giro d’Italia, con la Roma che ne esce a pezzi e sta facendo una figura pessima. Le deputate in Parlamento, tutte, nessuna esclusa, vogliono portare la storia in diverse commissioni parlamentari, portarla all’attenzione. Forse Friedkin, appena saprà davvero cosa è successo, si renderà conto e farà un bel passo indietro perché se questa cosa arriva fino agli Stati Uniti, rischia il linciaggio, considerato quanto il tema specifico dalle sue parti è molto sensibile e assai delicato.

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Daniele Magliocchetti