Carlo Calenda in un’intervista al ‘Corriere della Sera’ ritorna ad attaccare nuovamente il Pd e ribadire la scelta di non appoggiare Lacerenza.
E’ ormai scontro aperto tra Calenda e Schlein. La tregua arrivata con l’accordo in Abruzzo è durata davvero poco. Ora la tensione tra i due leader è ritornata molto alta e la ‘colpa’ è della scelta dei dem in Basilicata. Il Pd ha deciso di appoggiare Domenico Lacerenza, candidato pentastellato.
Una scelta non condivisa da Calenda, che ai microfoni del Corriere della Sera è ritornato a criticare i dem: “Vanno incontro ad una vera e propria disfatta se non cambiano. Conte ha messo il veto su Azione e Schlein non si è imposta. Vedremo chi appoggiare“. I ragionamenti sono in corso, ma cresce l’ipotesi di un sostegno a Bardi, candidato del centrodestra.
Rosato (Azione): “Comanda Conte. Bardi? Valuteremo”
Le parole di Calenda sono condivise anche dal suo vice Rosato. L’esponente ai microfoni del Quotidiano Nazionale ha confermato l’intenzione del partito di non sostenere Lacerenza. Possibile un appoggio a Bardi, ma si valuterà nelle prossime ore e caso per caso. Al momento l’unica certezza è rappresentata dal fatto che non ci sarà nessun campo largo a sinistra senza cambio di candidato.
E sul futuro del centrosinistra Rosato non ha sicuramente dubbi: “E’ Conte a comandare. Schlein è semplicemente subalterna“. Parole che confermano, quindi, la volontà di Azione di poter aprire un dialogo con il Pd solamente con l’assenza dei pentastellati. In caso contrario difficile arrivare ad un accordo.
Fico (M5s): “Ecco cosa preferisco al campo largo”
Se Azione spinge per una rottura tra Pd e M5s, in casa pentastellata si guarda con fiducia all’alleanza con i dem. Intercettato dai microfoni del Corriere del Mezzogiorno, Roberto Fico ha sottolineato come il fronte progressista è preferibile al campo largo e la coalizione con il Pd deve andare assolutamente avanti. Vedremo cosa succederà in futuro e quali saranno le scelte dei partiti.