Lorenzo Zacchi, responsabile Medio Oriente di Geopolitica.info, in esclusiva ai nostri microfoni: “Per Israele Rafah è l’ultimo tassello”.
Cosa sta succedendo a Gaza? Che fine hanno fatto gli ostaggi? Queste sono solo alcune delle domande che molte persone si stanno ponendo. Noi abbiamo fatto il punto della situazione in esclusiva con Lorenzo Zacchi, responsabile Medio Oriente di Geopolitica.info.
Lorenzo Zacchi, costa sta succedendo in questo momento a Gaza?
“Al momento tutti stanno aspettando la possibile entrata dell’esercito israeliano a Rafah. A livello internazionale c’è preoccupazione per quello che può significare attaccare l’ultima città al confine con l’Egitto, ma Netanyahu ha detto ai soldati che l’obiettivo è quello di eliminare gli ultimi combattenti di Hamas. E si crede che proprio a Rafah sono rifugiati buona parte dei soldati oltre che i maggiori vertici di Hamas. Israele non sembra voler sentire i partner internazionali ed è pronto ad attaccare“.
L’attacco a Rafah potrebbe dire anche fine della guerra?
“Sicuramente per Israele rappresenta l’ultimo tassello, ma dire che con questo si arriva ad un cessare il fuoco è un’incognita. Da quello che sappiamo ufficialmente, la missione finirà con il completo annientamento di Hamas e la smilitarizzazione di Gaza“.
Zacchi: “Sugli ostaggi non si hanno notizie”
E’ da un po’ che non si parla più degli ostaggi.
“Sugli ostaggi non abbiamo notizie. Ci sono state nuove manifestazioni in Israele per chiedere la risoluzione di questa situazione. Doveva essere il tema principale. O sono stati subito spostati a Rafah oppure è complicato pensare che questo possa avvenire ora“.
Nelle scorse settimane abbiamo assistito ad un duro scontro tra Israele e Stati Uniti. C’è stato un avvicinamento in questo ultimi giorni?
“Assolutamente no, anzi possiamo dire addirittura che è peggiorato. Abbiamo sentito esponenti importanti democratici al Congresso e al Senato dire che Netanyahu non potrà essere un interlocutore. Israele resta un partener strategico importante, ma a livello politico c’è freddezza. Le immagini del bombardamento su Gaza sono difficili da digerire per l’elettorato americano e quindi Biden è in difficoltà. Va anche detto che durante la seconda amministrazione Obama si è segnato uno dei punti più bassi del rapporto con Israele. Quindi in generale sono proprio i democratici ad avere con il governo israeliano“.