E’ il 46esimo anniversario del rapimento di Aldo Moro in via Aldo Fani a Roma. Il premier Meloni ricorda l’ex presidente della Dc.
Il 16 marzo 1978 era il giorno della presentazione del nuovo governo guidato da Giulio Andreotti. Aldo Moro aveva lasciato appena la sua abitazione per dirigersi alla Camera dei Deputati. Il viaggio, però, è stato interrotto in via Fani dalle Brigate Rosse. Il commando prima uccise i cinque uomini di scorta del presidente della Democrazia Cristiana e poi rapì il politico.
Una prigionia che durò 55 giorni. Il corpo senza vita di Aldo Moro fu trovato il 9 maggio in via Caetani. Una tragedia che sconvolse l’intera Italia e ancora oggi sia il 16 marzo che il giorno della sua morte vengono organizzate manifestazioni per ricordare il politico italiano.
Il ministro Piantedosi nel giorno dell’anniversario ricorda che in quel 16 marzo 1978 ci fu un “attacco alla democrazia, una ferita che lasciò cicatrici profende nella storia del nostro Paese. L’Italia tutta ne fu segnata, ma le solide fondamenta seppero resistere al peso della barbarie“.
“E’ nostro dovere – ha aggiunto il titolare del Viminale citato dal Corriere della Sera – ricordare e onorare tutte le persone che hanno perso la vita 46 anni fa in un folle disegno brigatista. A tutti i loro familiari va la mia commossa vicinanza“.
Anche il premier Meloni ha voluto ricordare questo tragico giorno: “Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Giulio Rivera, Francesco Zizzi e Raffaele Iozzino. Sono i nomi dei cinque agenti barbaramente uccisi dalle Brigate Rosse il 16 marzo 1978 durante il vigliacco rapimento di Aldo Moro”.
“Servitori dello Stato che hanno dato la vita per difendere la nostra democrazia, la nostra Repubblica e le sue istituzioni. A loro e a tutte le vittime di quella drammatica stagione della nostra storia, va il commosso ricordo e la nostra profonda gratitudine. A noi spetta il compito di ricordare e onorare il loro sacrificio, affinché quegli anni bui non tornino mai più“, ha concluso il presidente del Consiglio.