Ucraina, Tajani su invio truppe: “Rischio Terza Guerra Mondiale”

Nel corso di un suo intervento a ‘LetExpo’ con Bruno Vespa è intervenuto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani

Il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, interviene nel corso di “LetExpo” parlando con Bruno Vespa, si sofferma sui due conflitti che ci sono attualmente: quello in Ucraina e in Israele. Non poteva mancare la domanda sulla posizione dei nostri militari italiani. Gli stessi che, come affermato dal numero uno di Forza Italia, stanno facendo il possibile nel Mar Rosso con l’obiettivo di proteggere le nostre navi. Soprattutto fanno quel che possono anche in Libano, Africa, Iraq e molti altri Paesi.

Tajani sull'invio di truppe in Ucraina
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani (Ansa Foto) Notizie.com

In un certo senso ha voluto rispondere alle ultime affermazioni del presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, affermando che i soldati italiani sono portatori di pace, garanzia e libertà. Poi ha precisato che l’Italia non è assolutamente in conflitto con la Russia. Il numero uno francese aveva, in qualche modo, “invitato” gli altri leader europei ad inviare truppe in Ucraina. Una ipotesi prontamente respinta da Tajani. Quest’ultimo è del parere che la Nato non debba assolutamente entrare in Ucraina perché si tratterebbe di un grave errore.

Ucraina, Tajani: “Dobbiamo aiutarli a difendersi, ma non ad entrare con le truppe”

Aiutare a difenderli sì, ma non combattere al loro fianco. Questo è il succo del discorso da parte del vicepremier. Anche perché, in questo caso, si rischierebbe seriamente una Terza Guerra mondiale. Sulle parole del Papa afferma di non essere né scandalizzato e nemmeno preoccupato, anche perché il Santo Padre vuole quanto prima la pace. Proprio come tutti.

Tajani sull'invio di truppe in Ucraina
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani (Ansa Foto) Notizie.com

Successivamente si è soffermato anche sugli Houthi: “I terroristi dicono bugie perché a loro fa comodo minacciare l’Italia, che in questo momento è alla guida di una missione europea a protezione del traffico commerciale“. Parole che arrivano mentre la situazione nel Mar Rosso è sempre preoccupante dove non si tendono a fermare gli attacchi degli Houthi dello Yemen.

Successivamente ha rivelato: “Questa missione del governo italiano è fortemente voluta. Voglio ricordare che il comando operativo è affidato ad un contrammiraglio della nostra Marina. Noi siamo un Paese che ha il 40% del Pil che viene dall’export. Il 40% dei nostri prodotti che vengono esportati via mare passa attraverso Suez e il Mar Rosso. Lo Stato italiano ha il dovere di proteggere quelle imbarcazioni perché sono parte fondamentale della nostra economia“.

In conclusione, sulle polemiche relative ai costi, il ministro ha precisato che il drone è stato abbattuto non con i missili, ma a colpi di cannone. Complimenti che sono stati fatti al comandante ed ai suoi artiglieri per come hanno utilizzato lo strumento. Con lo scopo di proteggere il traffico mercantile di quella zona.

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