Il ministro Tajani in un’intervista al ‘Quotidiano Nazionale’ ritorna sulla guerra in Ucraina e frena sulla possibilità di entrare in guerra.
Le incertezze sul sostegno dell’Occidente all’Ucraina continuano. Se da una parte c’è chi non esclude l’entrata in guerra dei militari della Nato, dall’altra l’Italia con il ministro Tajani frena ribadendo che di questo non si è mai parlato nelle riunioni fatte in passato.
“Nessun impegno diretto. E‘ questa la linea condivisa da tutti“, ha confermato il titolare della Farnesina ai microfoni del Quotidiano Nazionale. Tajani ha anche aggiunto che da parte di Putin non c’è nessuna intenzione di attaccare la Nato. Insomma, in questo momento non ci sono assolutamente le condizioni per ipotizzare un ingresso dell’Occidente nella guerra e, soprattutto, che nei piani della Russia non esiste l’ipotesi di allargare il conflitto.
Tajani sull’Ucraina: “Mi auguro che si arrivi alla pace”
L’Italia continua a sostenere l’Ucraina, ma nelle sue intenzioni c’è anche quella di spingere per arrivare il prima possibile alla pace e non di alimentare la guerra tramite l’invio di missili offensivi e truppe. A confermare tutto questo è il ministro Tajani in un’intervista rilasciata ad Avvenire.
Il titolare della Farnesina al quotidiano ha ricordato anche la necessità di inviare aiuti (difensivi) a Kiev per continuare la sua resistenza agli attacchi della Russia almeno fino a quando non si arriverà alla pace. Per farlo naturalmente l’Unione Europa deve restare unita e non dividersi in un momento sicuramente decisivo per capire come si evolverà il futuro.
La situazione in Ucraina
La situazione in Ucraina, come confermato da molti esperti, non è assolutamente cambiata rispetto ai giorni scorsi. Kiev continua nella sua fase difensiva considerando che la Russia ha deciso di provare a riprendere il terreno perso. Da parte di Mosca, però, l’avanzamento continua ad avvenire in modo lento e non ci attendiamo particolari novità nei prossimi giorni.