Lorenzo Riggi di Geopolitica.info in esclusiva ai nostri microfoni: “Risultato sorprendente, ma che conferma come il potere di Putin è solido”.
E’ dominio di Vladimir Putin alle ultime elezioni presidenziali. Il leader del Cremlino ha ottenuto oltre l’87% di preferenze, un dato mai raggiunto nell’era moderna in Russia. Di questa vittoria ne abbiamo parlato in esclusiva con Lorenzo Riggi, responsabile desk Russia del Centro Studi Geopolitica.info.
Lorenzo Riggi, possiamo parlare di risultato inatteso dalle elezioni in Russia.
“Assolutamente sì. Il Cremlino si aspettava una preferenza intorno al 70-75% e anche l’affluenza è stata piuttosto alta. Non possiamo considerare questi come dati effettivamente reali per diversi motivi, ma sicuramente sono stati risultati andati oltre le aspettative“.
Risultato elettorale che rafforza il potere di Putin in Russia. Cosa potrebbe cambiare per la guerra in Ucraina?
“Sicuramente sul piano interno è un messaggio molto forte. Questo risultato dice che non ci sono alternative a Putin. Non saprei come questo potrebbe influenzare la guerra in Ucraina. Non credo ad una mobilitazione in larga scala perché l’ultima è stata molto sofferta da Mosca. Di conseguenza si sono applicati metodi di reclutamento differenti. Ma di certo il potere di Putin è solido“.
Riggi: “All’elettorato russo interessa il benessere personale”
E forse le elezioni ci dicono anche che non c’è un vero sostituto di Navalny.
“Il problema è esattamente questo. Per quanto abbiamo visto manifestazioni soprattutto fuori alle ambasciate russe all’estero, non sono stati registrati numeri sconvolgenti di partecipazione. In più bisogna dire che l’opposizione russa è divisa da 30 anni. Nel momento in cui viene meno la figura di Navalny, non c’è nessuno che riesce a prendere il suo posto e tenere unita questa parte politica“.
Quindi eventi come le morti di Navalny e Prigozhin non hanno intaccato il potere di Putin.
“Assolutamente no. Bisogna anche dire che all’elettorato russo interessa il proprio benessere personale e in questa fase il Cremlino è riuscita a tenere botta sotto il profilo economico a tutte le sanzioni. Un risultato che ha sicuramente soddisfatto i cittadini“.
Numeri che confermano come per assistere ad un cambio di leadership in Russia bisogna aspettare al passo indietro di Putin.
“Al momento sì. Già nel 2020, quando Putin ha fatto la riforma per essere confermato, era evidente come non ci fosse un erede designato sia tra gli uomini di sua fiducia che nelle opposizioni. Credo che resterà al potere ancora per diversi anni“.