Ministero della Cultura, allarme bomba negli ultimi minuti: scatta il piano d’evacuazione. Gli ultimi aggiornamenti
La notizia è di pochissimi minuti fa: allarme bomba nella sede del ministero della Cultura situato al Collegio romano. Il tutto mentre si stava svolgendo un incontro tra gli operatori di settore della danza, con la presenza del sottosegretario Gianmarco Mazzi, e del direttore generale dello spettacolo, Antonio Parente. Nel giro di pochissimi minuti il Ministero è stato completamente evacuato in attesa dell’arrivo degli artificieri. Successivamente, sul posto, sono arrivate le forze dell’ordine che hanno immediatamente chiuso la zona.
Secondo quanto riportato da più fonti pare che sia stata una telefonata anonima ad avvisare della presenza di un pacco bomba situato all’interno dell’edificio. Di conseguenza subito è scattato il piano di evacuazione. Nelle prossime ore era previsto un incontro alla presenza del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. Tutti i presenti dell’edificio, in questo momento, si trovano ora in strada. Attualmente sono in corso le operazioni di bonifica da parte delle forze dell’ordine.
In questo momento il ministro Sangiuliano è impiegato altrove ma, come riportato in precedenza, nel primo pomeriggio era atteso al Collegio romano. Era prevista anche la presenza di alcuni professionisti della danza come Roberto Bolle, Eleonora Abbagnato e molti altri in seguito al “primo codice dello spettacolo” che era stato coordinato dal sottosegretario Mazzi. Propro quest’ultimo, ai microfoni dell’agenzia di stampa ‘Ansa’ ha precisato: “Speriamo, quanto prima, di poter riprendere i lavori“.
Negli ultimi minuti è arrivato il ministro Sangiuliano che denuncia questo episodio ed anche un altro verificatosi qualche mese fa. Ovvero quando erano apparse, sui muri, alcune scritte in arabo. Queste sono state alcune delle sue dichiarazioni ai giornalisti arrivati all’esterno dell’edificio: “Nei mesi scorsi erano apparse alcune scritte in arabo sul muro del Ministero in via del Collegio Romano, ne conservo ancora una foto, e io stesso ho ricevuto alcune minacce in arabo sul mio profilo Facebook. Ho fatto regolare denuncia ai Carabinieri“.
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