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Politica

Mulè sulla Russia: “Chi andava al seggio aveva la pistola puntata alla tempia…”

Published by
Daniele Magliocchetti

Il vice-presidente della Camera non si tira indietro sulle dichiarazioni della Lega pro Putin in qualche modo: “Salvini vive un momento -pre-elettorale”

Momento delicato e assai complesso. In Russia si è votato, con una vittoria schiacciante da parte di Putin. Una vittoria che ha creato imbarazzo per il plebiscito che c’è stato a favore dell’attuale presidente in carica dal 2000. Elezioni presidenziali che non hanno ricevuto tanto consenso a livello mondiali, solo alcuni paesi come la Cina, l’India e pochi altri hanno fatto complimenti e congratulazioni, come si fa in questi casi al presidente confermato. In Europa nessuno, solo timidamente l’Ungheria, anzi la maggior parte dei paesi della Ue hanno aspramente criticato il voto e il modo di andare a votare. Ecco che all’improvviso appare dal nulla Salvini che fa dichiatazioni pro-Russia e facendo capire che se la gente ha scelto Putin, la gente russa ha ragione. Apriti cielo. “Credo sia un momento pre-elettorale particolare, e anche molto per la Lega..“, sottolinea a Repubblica il vicepresidente della Camera Giorgio Mulè.

Il vice-presidente della Camera Giorgio Mulè (Ansa Notizie.com)

Non hanno fatto piacere quelle dichiarazioni da parte di Matteo Salvini che hanno messo in grande difficoltà il governo e facendo arrabbiare tutti, praticamente. Da Tajani, che gli ha risposto a tono, a tanti altri, ma anche Mulè non si tira indietro: “Faccio notare che è stata la stessa Lega che ha ritenuto opportuno specificare il significato di quelle parole per evitare dei fraintendimenti”. E sul voto che c’è stato in Russia, Mulè, che è vice-presidente della Camera, è altrettanto chiaro, forse fin troppo chiaro e fa una metafora che appare azzeccata: “Per me è tutto alla luce del sole, ricordo che se la Dc faceva i manifesti con scritto “nel segreto della cabina Dio ti vede ma Stalin no”, in Russia, più o meno, è stato lo stesso se non peggio “Dio ti vede e Putin anche”. E poi va nello specifico: “Per intenderci, chi andava a votare aveva la pistola puntata nella tempia, quasi nel vero senso della parola. Era una roulette russa più che un voto“.

“Le frasi di Salvini? Non le condivido e avrei evitato”

Il vice-premier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini (Ansa Notizie.com)

Tutti in maniera univoca pensano che la Lega poteva evitare di fare dichiarazioni di questo genere, mettendo in imbarazzo il Governo. “La Lega è compatibile nella misura in cui sostiene l’indirizzo politico del governo in politica estera, attraverso il voto in Parlamento. E lì non sono mai venuti meno, il loro è stato un comportamento ineccepibile, a differenze di altre forze dell’opposizione disunite in politica estera. Poi ci sono le dichiarazioni di Salvini, certo, ma ognuno guarda in casa sua e l’affidabilità non la si misura dalle sue dichiarazioni“.

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Daniele Magliocchetti