Considerati gli ultimi sviluppi, il Viminale ha nominato una commissione che valuti la possibilità di commissariare il Comune di Bari
Un’accelerata improvvisa. E forse un po’ in controtendenza. Il ministero dell’Interno Piantedosi sta seriamente pensando all’eventualità di far decadere il Comune di Bari a causa di possibili intrecci mafiosi con la politica del capoluogo barese. E così ha deciso di nominare una commissione che controlli e appuri che ci siano le possibilità di sciogliere e delegittimare il Comune di Bari. E questo a causa dell’inchiesta chiamata “Codice interno“, dove il 26 febbraio, la Procura di Bari aveva svelato intrecci tra mafia, politica e imprenditoria cittadina.
Un’operazione che aveva portato all’arresto dell’ex consigliere regionale Giacomo Olivieri e della moglie Maria Carmen Lorusso, anche lei a questo punto ex consigliera comunale eletta nelle fila del centrodestra, ma poi andata con la maggioranza. A far sapere questa cosa, il vulcanico sindaco di Bari, Antonio Decaro che, riguardo all’iniziativa di Piantedosi la bolla così: “Oggi è stato firmato un atto di guerra nei confronti della città di Bari. Il ministro Piantedosi mi ha comunicato telefonicamente che è stata nominata la commissione di accesso finalizzata a verificare una ipotesi di scioglimento del Comune”.
Il primo cittadino di Bari, non contento, scrive ancora:” Come un meccanismo a orologeria – segue la richiesta di un gruppo di parlamentari di centrodestra pugliese, tra i quali due viceministri del Governo e si riferisce all’indagine per voto di scambio in cui sono stati arrestati tra gli altri l’avvocato Giacomo Olivieri e la moglie, consigliera comunale eletta proprio nelle file di centrodestra“.
“Rimaniamo basiti rispetto alle modalità con cui il ministro Piantedosi ha annunciato la nomina della Commissione per la verifica dello scioglimento del comune di Bari. Una scelta che arrivando a tre mesi dalle elezioni sembra molto politica, facendo seguito all’iniziativa di alcuni parlamentari della destra e di due membri del governo e non avendo nemmeno esaminato la documentazione presentata dall’amministrazione del sindaco Decaro. Non si era mai visto ed è molto grave”, ha detto il segretario del Pd Elly Schlein.